Calcio: stop a chiusura stadi

Si riunirà oggi a Roma il Consiglio federale per modificare le sanzioni a carico delle società di calcio, in merito a cori razzisti e di discriminazione territoriale. L’attuale norma prevede la chiusura del campo, come successo dopo Juventus-Milan. Come anticipato dai presidenti della Lega di Serie A, dovrebbe esser portata una prima soglia, quella dell’ammonizione. I club avranno modo di intervenire presso i tifosi responsabili di cori discriminatori; in caso di recidiva, scatterebbe poi la chiusura di un settore dello stadio (genericamente detto curva), evitando così la chiusura dell’intero impianto, prevista con le norme in vigore, introdotte lo scorso agosto e ritenute solo in seguito eccessivamente drastiche. Poi saranno valutati altri parametri, in caso di ulteriori recidive. E qui c’è il problema sollevato dal presidente federale Abete, lunedì: si attende che le società muovano passi decisi e diretti verso certi tifosi. La Uefa ha intanto fatto sapere che non ci sarà una netta distinzione tra razzismo e discriminazione: sugli insulti razzisti la norma dovrebbe rimanere comunque molto severa, con le sanzioni ancora da stabilire. Quanto a Juventus-Milan e alla sospensione della chiusura di San Siro per Milan-Udinese, la Procura federale sta svolgendo altre indagini, soprattutto sul referto degli ispettori della Figc presenti allo Juventus Stadium. La sentenza definitiva dovrebbe arrivare solo nei prossimi giorni.

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