Calcio scommesse a Napoli: truffa da 10 mln

Avrebbe provocato un danno erariale di 10 milioni di euro il flusso illecito di scommesse scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli che, su disposizione della Procura di Napoli Sezione Reati contro la Criminalità Economica, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Vincenzo Esposito, 51 anni, e Domenico Fenuta, 55 anni, e cinque misure cautelari personali di obbligo di dimora nei confronti di Carmine Auletta, Enza Ferace, Carmine Napolitano, Antonio Siniscalchi e Michele Cangiano, tutti accusati di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla gestione illecita di scommesse su eventi calcistici nazionali. Agli indagati è stato contestato anche il reato di frode informatica in quanto, attraverso un sofisticato software, avevano realizzato un sistema che consentiva il dirottamento delle giocate degli scommettitori su un server parallelo rispetto a quello dei Monopoli di Stato. Tale dispositivo era installato attraverso easy-key sui personal computer in uso presso varie agenzie di scommesse campane permettendo all’associazione di sottrarre, attraverso un’articolata rete parallela, gli importi d’ignari scommettitori dal totalizzatore nazionale evadendo in toto le previste imposte statali.

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