Calcio. Petrucci: “Domenica si deve giocare. Si trovi accordo”

Lo slittamento della prima giornata di campionato non è piaciuto a nessuno. Lega, Aic, i tifosi e gli stessi giocatori non hanno digerito questo stop. Le divisioni tra Beretta e Tommasi sono tali che difficilmente potranno essere affievolite nel giro di pochi giorni. Il rischio è che anche la seconda giornata del campionato di seria A possa slittare. I diplomatici del pallone stanno cercando di evitare questa assurda ipotesi perché non sarebbe compresa da nessuno. Lo sciopero di chi guadagna centinaia e centinaia di miglia di euro l’anno non può che fare irritare gli italiani. Ora è scomparso anche lo spauracchio del contributo di solidarietà e i calciatori dei club italiano non avranno altri alibi. Il presidente della Figc Giancarlo Abete è convinto che il campionato riprenderà l’11 settembre con la stipula di un nuovo accordo sul contratto collettivo tra Lega e Aic. Abete sottolinea inoltre che far saltare una seconda giornata solleverebbe non pochi problemi con le Tv e tutti quelli che investono nel calcio. Spende parole positive anche il presidente del Coni Gianni Petrucci, il quale sottolinea come sia stato trovato l’accordo in Spagna nonostante  i problemi che affliggono la Liga Spagnola fossero più seri e l’accordo è stato raggiunto ugualmente. “Basta con i fenomeni, quelli che vogliono andare contro tutto e tutti e non hanno voluto l’accordo. Se il calcio seguisse i presidenti illuminati e non si facesse trascinare da quelli che sono contro e basta si troverebbe la soluzione. Ci sono presidenti che vogliono ragionare”, dichiara Petrucci. La proposta del numero uno del Coni è chiara: “ci sono tutti presidenti numero uno nelle proprie attività, possibile che non si riesca a trovare una soluzione? Facciamo parlare i presidenti più illuminati come De Laurentiis, facciamo l’accordo e il giorno dopo ci incontriamo per portare al governo le varie problematiche, come la Legge sugli Stadi”. Di commissariamento della Lega, Petrucci non ne vuol sentir parlare.”Non voglio parlare di queste cose, ci sono presidenti più tranquilli che vogliono costruire e Tommasi lo conoscono tutti, stiamo discutendo sulle virgole. E’ uno sciopero che non ha motivo di esistere”.

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