La lotta al terrorismo domina il primo dibattito televisivo tra i candidati per la nomination repubblicana dopo gli attacchi di Parigi e la strage di San Bernardino. E sul palco è ‘tutti contro tutti’, ognuno con la sua ricetta per sconfiggere l’Isis. Da Donald Trump che vuole ingaggiare ‘le nostre menti migliori’ per fermare i terroristi su internet, al senatore del Texas Ted Cruz che cita Ronald Reagan a ripetizione, fino ad affermare che serve un ‘commander in chief’ come fu Reagan rispetto al comunismo. Nei toni Trump emerge come più pacato del solito senza tuttavia perdere la sua verve, almeno fino a quando non arriva Jeb Bush a punzecchiarlo. E’ lui la sorpresa. L’ex governatore della Florida mostra più destrezza e presa rispetto ai precedenti dibattiti, esponendosi fino ad innescare i botta e risposta con il miliardario newyorkese. Jeb tiene il punto, non cede mai alle provocazioni, questa volta è anche meno incline a cedere la parola e va all’attacco: ‘Non è seria la proposta di Trump per uno stop all’ingresso di tutti i musulmani negli Usa. Trump è il candidato del caos, sarebbe un presidente caotico’
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