Bulgaria: Parlamento resiste a proteste, mentre fuori volano ortaggi

Nonostante le proteste che chiedono le dimissioni del governo, i parlamentari bulgari sono riusciti nelle giornata di oggi, ad aprire i lavori. Neanche la forte pioggia ha bloccato i manifestanti, che circa in 300 di loro,  si sono riuniti fuori al palazzo di governo di Sofia, per impedire ai parlamentari di entrare nella sede e chiedere le dimissioni dell’esecutivo guidato da Plamen Oresharski. Pomodori, zucchine e altri ortaggi sono stati lanciati contro l’edificio, mentre i dimostranti urlavano: “Mafia!”, “Immondizia rossa!” e “Dimissioni!”. La polizia è riuscita tuttavia a impedire che la folla riuscisse a raggiungere i parlamentari. Durante la sessione di lavori, il Parlamento ha approvato la nomina di due nuovi vicepremier: Daniela Bobeva con delega all’economia e Tsvetlin Yovchev, che è ministro dell’Interno con il delicato portafoglio alla sicurezza. La situazione politica in Bulgaria, dopo che a febbraio manifestazioni di piazza hanno costretto l’allora premier Boiko Borisov alle dimissioni, resta critica. Il leader di Ataka, Volen Siderov, ha invitato il ministero degli interni a usare il pugno duro contro i manifestanti, a suo dire “una massa di hooligan rabbiosi”.
Già al suo esordio, tuttavia, il nuovo governo è scivolato su una buccia di banana: la nomina del discusso tycoon televisivo e parlamentare Delyan Peevski a capo dell’agenzia di sicurezza nazionale, poi rimangiata dopo pochi giorni. Questo incidente ha di nuovo portato la gente in piazza a protestare contro la povertà e la corruzione.

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