Bufera M5s, nodo cruciale è la Muraro. Raggi non cede

Dopo giorni di accuse e polemiche per la bufera che ha investito la Giunta Raggi, il M5S si ricompatta dal palco di Nettuno con Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Sul palco è salito Beppe Grillo, che  non ha incontrato la sindaca di Roma per tenerla al riparo da attacchi dei presenti: ‘Ringrazio il direttorio che ha protetto Virginia Raggi. Andrà avanti, e noi vigileremo’. In pratica un ticket di consenso a Virginia Raggi che al momento non cede sul caso dell’assessore all’ambiente Paola Muraro, nonostante le pressioni dei vertici. Virginia Raggi, in un intervento sul blog di Grillo, ha affermato senza mezze parole: ‘Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c’è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l’assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche’. Il nodo cruciale è emerso nella telefonata di ieri tra Grillo e Raggi.   La sindaca avrebbe ribadito a Grillo di essere in attesa di leggere le carte per poi prendere una decisione. I due sarebbero entrati nei tecnicismi del caso giudiziario e, sempre a quanto si apprende, non sarebbe più in discussione la posizione dell’assessore al bilancio Raffaele de Dominicis. Ma gli altri cambiamenti, chiesti alla sindaca, sono stati accettati: al capo della segreteria, Salvatore Romeo, sarà ridotto lo stipendio. Il vicecapo di gabinetto Raffaele Marra sarà invece ricollocato in un’altra sede, secondo quanto scritto sotto la dichiarazione della sindaca ripresa da Facebook: ‘Non è passato giorno senza che ci sia un attacco, un’accusa. Io ho le spalle larghe e non ho paura. Voglio migliorare Roma. Sono stati giorni e notti di lavoro senza sosta e mi sto dedicando anima e corpo alla città. Siamo dei cittadini chiamati a ricostruire dopo 30 anni di cancrena di un sistema politico corrotto’. Intanto il Consiglio dell’Anac ha reso i pareri chiesti dal sindaco di Roma  Raggi relativi ad alcune nomine e allo staff: i documenti stanno per essere trasmessi all’amministrazione capitolina. Riguardano in particolare l’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, l’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e lo staff della Raggi, tra cui il capo segreteria Salvatore Romeo. A Romeo,  l’altro nome finito nel mirino del direttorio M5S, come dicevamo, dovrebbe invece essere ridotto lo stipendio. Il taglio dello stipendio si renderà effettivo nella prossima giunta capitolina. Nel mirino è finito ieri  il vice presidente della Camera Di Maio per il caso delle mail sull’apertura del fascicolo nei confronti di Muraro che potrebbe essere interrogata dai pm la prossima settimana. Mail che secondo alcuni Luigi Di Maio avrebbe ricevuto, tacendo. Di Maio si difende a accusa i partiti di aver montato un caso montato ad arte dai partiti. In realtà  una mail di Paola Taverna al vice presidente della Camera pubblicata in esclusiva dal Messaggero.it prova che era stato avvisato ad agosto dell’indagine in corso nei confronti dell’assessore Paola Muraro. Cosa che ha portato all’immolazione del candidato in pectore al ruolo di premier del Movimento, il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio: ‘Ho commesso un errore. Ho sottovalutato il contenuto della mail che mi era stata inviata. Non l’ho detto a Roberto, Carla, Carlo, Alessandro, l’ho sottovalutata e sono qui a dirvelo negli occhi’. Il ruolo di candidato premier del Movimento Cinque Stelle è stato preso da Alessandro Di Battista.

Roberto Cristiano

 

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