Rescue workers and airport workers attend a commemorative event on the first anniversary of the Brussels terrorist attacks, in Brussels, Belgium, 22 March 2017. On the same day in 2016, 32 people were killed and hundreds others injured in terrorist attacks on the Brussel Airport and on the Maalbeek Metro station for which the so-called 'Islamic State' (IS) later had claimed responsibility. ANSA/OLIVIER HOSLET

Bruxelles, un anno dopo l’orrore

BRUXELLES. Esattamente un anno fa alle 7:58 i jihadisti Ibrahim El Bakraoui e Najim Laachraoui facevano esplodere le prime due bombe all’aeroporto di Bruxelles, uccidendo 16 persone: oggi alla stessa ora, lo scalo si è fermato per un minuto di silenzio che ha dato il via a una giornata di commemorazioni per le vittime: 32 in tutto, alla fine di quella giornata di terrore.

All’aeroporto di Zaventem sono arrivati il re Filippo, la regina Matilde, il premier Charles Michel, superstiti e famiglie delle vittime. E’ stato letto il nome dei morti, poi il re ha deposto una corona di fiori. Durante la mattinata diversi i momenti del ricordo. Alle 9:11 un altro minuto di silenzio alla stazione della metro di Maelbeek, luogo dell’altro attentato che ha insanguinato la capitale belga. Poi l’inaugurazione di un monumento dedicato a tutte le vittime di atti terroristici, nel quartiere delle istituzioni europee.

 

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