Brescia: coniugi trovati morti. Fermato il figlio della coppia

Colpo di scena nelle indagini per la morte dei due coniugi, Piero Antonelli, 65 anni, e Alba Chiodi, 62, insegnanti in pensione, trovati cadavere ieri a Gavardo, nel Bresciano.  Stamattina i carabinieri hanno arrestato il figlio della coppia, Marco, di 27 anni.
Proprio ieri  il ragazzo, che vive al piano di sopra della villetta dei genitori, era stato interrogato dagli inquirenti.
Da una prima ricostruzione, infatti, era emerso che Marco era sarebbe stato svegliato dal suono del campanello di casa. A pigiare il bottone era Giacomo Bresciani, un operaio del comune che, fuori servizio, aveva appuntamento con Piero per portargli delle bottiglie di vino. “Hai sbagliato campanello, i miei sono al piano di sotto” gli risponde Marco. Per questo motivo il ragazzo scende ad avvisare i genitori, ma una voltà giù, fa la macabra scoperta: mamma e papà riversi senza vita sul pavimento, con le teste infilate in sacchetti di plastica. Gli inquirenti non hanno dato versioni ufficiali su come sono stati uccisi. Forse sono stati colpiti e storditi poi soffocati. Il ragazzo dà subito l’allarme. Arriva il 118, ma ormai è tardi. Marco, in evidente stato di shock, viene accompagnato in caserma, per essere ascoltato dai carabinieri.

A far cadere i sospetti degli inquirenti sul figlio della coppia, il fatto che in casa non ci sia nulla fuori posto. Particolare questo che fa cadere anche il movente della rapina.

Gli investigatori hanno però trovato tracce di sangue sia dentro, sia fuori l’abitazione. Si sono quindi concentrati sulla ricerca dell’arma del delitto. I vigili del fuoco e i volontari del Garda hanno scandagliato l’argine del fiume Chiese; alcuni operai del Comune hanno rasato il prato della villetta e di un’abitazione vicina per agevolare le ricerche.

In paese sono tutti sconvolti, perché Piero e Alba erano benvoluti da tutti. Lei era una maestra d’asilo in pensione con la passione per l’arte: i suoi quadri, negli ultimi anni, sono stati protagonisti di mostre nel bresciano e persino a Madrid, Parigi e Nottingham. Piero, ex insegnante di scuola media, era uno dei volontari dello Spi Cgil.Solo il figlio della coppia, raccontano i vicini, “è un po’strano”: “Lo vediamo passeggiare con il cane e con vistose cuffie colorate nelle orecchie – dice un conoscente – dà confidenza solo ai suoi amici, ma non ci sono mai stati problemi”. “Non ha finito l’università, non ha un lavoro – dice invece un altro – si sveglia sempre tardi la mattina”.

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