Bossi. “Governo fino al 2013? E’ un pò troppo lontano”

Umberto Bossi dai luoghi dove nasce la Lega e il suo Po rilancia la secessione e gela il governo. “Non è detto che si arrivi al 2013”. Durante la cerimonia dell’ampolla a Pian del Re, sul Monviso, il Senatur parla alla pancia delle sue camice verdi e ritrova la sua verve combattiva. E avvisa gli alleati del centro destra. “Il governo per adesso va avanti, poi vediamo”. Parole di Umberto Bossi gelano Silvio Berlusconi e il governo perché al 2013 mancano ancora tanti e tanti mesi. Il Senatur da Paesana, nel cuneese dopo la cerimonia dell’Ampolla di questa mattina al Monviso, sottolinea che la fine naturale dell’esecutivo fissata per il 2013 “mi sembra un po’ troppo lontano”.

La Padania alternativa all’Italia. “Che l’Italia va a picco l’hanno capito tutti, perciò bisogna preparare qualcosa di alternativo: la Padania”, aizza i suoi uomini dal palco di Pian del Re il segretario della Lega Nord. ”Dopo la crisi non c’è possibilità per il Nord di mantenere Roma e tutto l’assistenzialismo del Sud, che le permette di essere capitale”. ”Ci aspetta un anno positivo: la Padania va a disegnarsi” aggiunge il Senatur, interrotto dai cori di incoraggiamento dei militanti.

Il Premier intercettato. “Berlusconi non va dai pm? Beato lui, risparmierà tempo. Se ci riesce”. Così Umberto Bossi risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sull’ipotesi che Silvio Berlusconi non voglia presentarsi da pm di Napoli. “A lui piacciono le donne”, aggiunge il leader leghista con una battuta. I cronisti insistono e il Senatur replica: “le intercettazioni ci sono”. Però sottolinea che la gente non deve continuare ad essere sempre intercettata. Per Bossi la materia deve essere regolata ma non attraverso un decreto perché il “presidente della Repubblica non vuole”.

Pensioni. La Lega le difende. La sinistra no. ”Anche ieri hanno tentato di intervenire sulle pensioni. Era una cosa ingiusta, ci siamo opposti e non c’è stato modo” di far recedere il Carroccio dalle sue posizioni. E rilancia. ”Hanno cercato di fermarci in tutti i modi, avevamo tutti contro: re, poteri forti, Confindustria, e alla fine l’abbiamo spuntata”.  “Era ingiusto toccare le pensioni, noi ci siamo opposti con testardaggine e alla fine l’abbiamo spuntata”. Per Bossi “il mondo è alla rovescia, con la sinistra che vuole toccarle” ma ”la Lega dice no”. “Ho un grande impegno verso i giovani. Già ci stiamo pensando, ho già detto a mio figlio Renzo di pensare a qualcosa”.

Contratti territoriali regione per regione. “Abbiamo ottenuto il federalismo ed i contratti territoriali” con i quali ci sarà “uno stipendio diverso regione per regione. Questi due passaggi spingeranno verso un grande cambiamento e soprattutto avremo degli stipendi in base al costo della vita”. A fare da coro alle parole di Umberto Bossi i militanti che urlavano “secessione, secessione”.

Il Senatur incorona il figlio Renzo. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ‘incorona’ il figlio Renzo durante la cerimonia dell’ampolla a Pian del Re, sul Monviso. “Meno male che Renzo è stato con i nervi saldi” dice il Senatur, spiegando che il figlio lo ha invitato alla cautela, in merito alle polemiche sul giro della Padania. “Io sarei intervenuto – prosegue Bossi – ma mio figlio Renzo é più cauto”. Il leader del Carroccio chiama in causa il figlio anche in un’altra occasione, riferendo come Renzo lo abbia invitato “a piazzare un paio di leggi per i giovani”. Renzo, che copre il ruolo di responsabile delle comunicazioni della Lega, era sul palco alla sinistra del padre e lo ha accompagnato lungo tutto il tragitto dal luogo della ‘cerimonia’ al parcheggio.

 

 

 

 

 

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