Bonus vacanze da 150 a 500 euro. A chi spetta

È una delle tante misure attese del Dl Rilancio  per la fase 2: il bonus vacanze “per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”, riservato a chi deciderà di trascorrere un periodo di vacanza in Italia.

Un aiuto alle famiglie ma anche agli operatori di un settore, il turismo, tra i più penalizzati. Lo stesso premier Conte  ha invitato gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia, affermando in un’intervista che “quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.

Sono tante le misure per rilanciare il turismo   contenute nel nuovo decreto: oltre al “Tax credit vacanze”, verrà stanziato un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per la concessione di contributi per le imprese ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, per sostenere le imprese del settore turistico nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, e di adeguamento degli spazi conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19. Per il rilancio dei flussi turistici viene istituito un “Fondo per la promozione del turismo in Italia”, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020.

Nel testo del decreto si legge che “Per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35.000 euro per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”.

Il bonus sarà utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare, e sarà pari a un massimo di 500 euro per famiglia. La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona.

Il bonus sarà fruibile nella misura del 90 per cento “in forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per il 10 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi”.

Sarà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati forniti dall’Inps, a individuare i nuclei familiari e le modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi.

Lo sconto in questione è rimborsato al fornitore dei servizi “sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.

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