Nuovi fondi per gli sconti sull’acquisto di vetture meno inquinanti per rilanciare un settore in crisi
Un miliardo all’anno di incentivi per risollevare l’industria automobilistica in crisi profonda e favorire la transizione ecologica nel settore. Allo studio del governo un pacchetto di interventi pluriennali per finanziare gli sconti sull’acquisto di auto a basso impatto ambientale. La proposta sarebbe emersa nel corso della riunione di un’ora e mezza sull’automotive che si è tenuta a Palazzo Chigi.
Bonus auto, un miliardo di nuovi incentivi per l’acquisto: l’intervento del governo
Il vertice sulla crisi del settore, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ha visto la partecipazione di tutti i dicasteri interessati, dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il titolare del Ministero dei Trasporti e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Sul tavolo dell’esecutivo l’ipotesi di stanziare le prime risorse per il comparto auto già nell’imminente decreto contro il caro energia annunciato dal Premier Draghi.
Gli sconti dovrebbero essere destinati all’acquisto di auto a basse emissioni, full eletric fino a 35mila euro di listino e ibride, mentre un quarto delle risorse andrebbero per gli incentivi alle vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi per chilometro.
Una necessità sollecitata da Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm, con un appello in una lettera al governo per il rilancio dell’automotive, viste le grosse difficoltà alle quali sta andando incontro questa industria alle prese con un processo di profonda trasformazione.
Bonus auto, un miliardo di nuovi incentivi per l’acquisto: i dati della crisi di produzione
Secondo i dati Istat la produzione di auto è crollata a dicembre del 12,3%, dato corretto per gli effetti di calendario, rispetto allo stesso mese del 2020, mentre nell’intero 2021 la produzione ha registrato un incremento dell’8,9% contro una crescita dell’11,8% dell’indice generale.
Anche a gennaio 2022 il mercato dell’auto in Italia è partito a rilento. Le auto immatricolate sono state 107.814, con un calo del 19,7% sullo stesso mese del 2021 e del 34,8% rispetto al 2019.
Dati che preoccupano lo stesso governo, chiamato negli ultimi giorni ad intervenire: “Nonostante le difficoltà sono ottimista sul fatto che nelle prossime settimane insieme con il Mef presenteremo delle proposte per incentivi al settore”, aveva spiegato la scorsa settimane il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nella riunione del tavolo automotive al Mise con Confindustria, Anfia e le imprese della filiera.
Giorgetti aveva già chiesto al governo di prevedere un sistema di incentivi nella legge di bilancio e nel decreto sostegni ter (qui abbiamo parlato del bonus revisione auto e come ottenerlo).
Bonus auto, un miliardo di nuovi incentivi per l’acquisto: l’appello di imprese e sindacati
Adesso aziende e sigle sindacali hanno chiesto insieme al presidente del Consiglio e ai ministri un incontro urgente per discutere del futuro del comparto alla luce di “un’emergenza che oscilla pericolosamente tra grandi opportunità e gravi rischi, con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere l’occupazione e la presenza industriale del settore automotive: un patrimonio italiano” (qui abbiamo scritto dell’azienda italiana sul podio della auto più vendute d’Europa).
Nel documento congiunto di imprese e sindacati, è stato ricordato lo stop entro il 2035 stabilito dall’Unione europea alla vendita di nuove auto che producono emissioni di carbonio.
Una misura, confermata anche dal Governo italiano con la posizione del comitato interministeriale per la Transizione ecologica dello scorso dicembre, che “se non accompagnata da interventi – si sottolinea nella lettera – potrebbe portare in Italia a una perdita di circa 73mila posti di lavoro, di cui 63mila nel periodo 2025-2030″ (qui abbiamo parlato degli esuberi previsti da una big del settore auto).