Milano, 17 feb. (askanews) - Resta in condizioni gravi la bambina di 7 mesi di origini romene ricoverata al Buzzi di Milano per meningite da meningococco. A dirlo il direttore della clinica pediatrica milanese, Gian Vincenzo Zuccotti. "La bambina è sempre in condizioni gravi ma diciamo che è stazionaria - ha spiegato al telefono ad askanews - ma man mano che passano i giorni e ci si allontana dal fulcro dell'episodio siamo via via più ottimisti". "La prognosi resta comunque riservata - ha aggiunto - perchè le condizioni sono ancora gravi. E' ovvio che quando si iniziano a superare le 48 ore però si può iniziare a essere un po più ottimisti". Resta ancora da accertare il ceppo della meningite: "Starera o al più tardi domani lo sapremo" ha precisato Zuccotti. Quanto invece alla vaccinazione il professore ha ricordato che quella per il meningococco C è prevista per i bambini tra i 12 e i 13 mesi mentre per quanto riguarda il meningococco B da ques'anno è possibile farla dai 3 mesi per i bambini nati nel 2017. Intanto per i familiari o le persone che sono venuti in contatto con la piccola è stata predisposta la profilassi antibiotica.

Bimba di 11 mesi in rianimazione dopo aver ingerito droga, quarto caso in un mese a Palermo

E’ allarme a Palermo per la frequenza di casi di bambini intossicati da sostanze stupefacenti. L’ultimo in ordine temporale è stata una bambina di appena 11 mesi, giunta, qualche giorno scorso, all’ospedale pediatrico Di Cristina a Palermo, in condizioni critiche, tanto da esser stata immediatamente ricoverata nel reparto di Rianimazione. Le condizioni della bimba sembrano essere migliorate e gli esami hanno dato positività ai cannabinoidi. Sono stati attivati i servizi sociali del Comune e il Sert dell’Asp per gli accertamenti sulla famiglia. Quest’ultimo caso risulta essere il quarto bambino intossicato da stupefacenti in neanche un mese nel palermitano, con esami tossicologici che hanno evidenziato l’ingestione di cocaina, hashish e marijuana. La procuratrice per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna, dopo i primi episodi di metà novembre, aveva lanciato l’allarme e posto l’attenzione sulla disattenzione dei genitori assuntori di droghe. Sono scattati i provvedimenti che vedono l’affidamento temporaneo al direttore sanitario dell’ospedale pediatrico in attesa di ulteriori accertamenti sul contesto familiare e l’intervento del tribunale.

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