Bertolaso attacca Tremonti: “Ha messo le manette alla Protezione Civile”

“Se la Protezione Civile oggi in Italia non funziona più la colpa è di Giulio Tremonti”.  L’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, intervistato da Maurizio Belpietro su Canale 5, attacca l’ex ministro dell’economia del governo Berlusconi accusandolo di essere l’ispiratore della legge 10 del 2011 che ha di fatto svuotato l’autonomia della Protezione civile rallentandone la capacità di intervento.  Per l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio se l’Italia non è più in grado di affrontare le emergenze la colpa è di Tremonti. “E’ stata consumata una vendetta da parte di chi aveva le chiavi della cassaforte nel precedente governo nei confronti della Protezione civile, che era una realtà in grado di intervenire e di gestire molto rapidamente le emergenze e di chi la guidava”.

“Chi governava l’Economia –  attacca ancora Bertolaso – appena me ne sono andato via io perché, prima non c’è mai riuscito pur avendo cercato diverse volte di fare questo intervento, ha posto una serie di condizioni e ha messo in qualche modo le manette alla Protezione civile, impedendole di poter essere quello strumento che agisce immediatamente in emergenza, costringendo il capo della Protezione civile a dover chiedere prima il parere,il consenso,l’intesa del ministero dell’economia e della corte dei conti sulle operazioni da gestire immediatamente”. Assicura a Belpietro che la sua non è una polemica personale con l’ex super ministro dell’Economia e invoca una nuova legge per il dipartimento. “Abbiamo dovuto registrare decine e decine di vittime prima che finalmente questo problema emergesse agli occhi dell’opinione pubblica e il prefetto Gabrielli potesse avere la possibilità di parlarne con il presidente del Consiglio, di spiegargli le problematiche e spero, anche se sono ancora perplesso, che quelle norme capestro siano presto modificate”.

“E’ uno scandalo  – è lo sfogo di Bertolaso – che si muoia intrappolati in un tir a 100 chilometri da Roma, è uno scandalo che la dichiarazione dello stato di emergenza per queste nevicate venga adottata praticamente una settimana dopo che ha cominciato a nevicare in Italia. Così si compromette la possibilità di agire tempestivamente”.

 ”Se uno viene imputato all’Aquila per omicidio colposo perché non ha saputo prevedere il terremoto, mi domando allora cosa si dovrebbe fare nei confronti di coloro i quali adottano misure che poi in qualche modo compromettono la possibilità alla macchina che ha la responsabilità della gestione delle emergenze di poter intervenire tempestivamente” incalza ancora Guido Bertolaso. “Non si può certo addebitare al prefetto Gabrielli quello che è accaduto a Roma o anche non lontano dalla Capitale, ai passeggeri rimasti bloccati sul treno per 25 ore”. E secondo l’ex capo della Protezione civile non c’entrano neanche gli enti locali “che pagano una serie di provvedimenti dal ’99 ad oggi sono stati adottati per far vedere che avevano più responsabilità ma non gli sono stati i soldi”. “Forse é bene che gli italiani sappiano, soprattutto quelli che sono sotto la neve e che sperano che un giorno qualcuno gli rimborsi gli immensi danni anche economici che stanno subendo, che con quella norma dell’anno scorso – è il colpo finale a Tremonti – si è deciso che ogni regione deve sostenere i costi delle emergenze sul proprio territorio aumentando l’accise sulla benzina”.

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