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“Non mi ricandiderò segretario. Credo che al prossimo congresso debba girare la ruota”. Pier Luigi Bersani, leader del Pd, parlando con i giornalisti a margine della visita al nuovo campus universitario di Torino, spiega che non si candiderà più alla guida politica del Partito Democratico. “Sia io che Renzi – ha spiegato il segretario- abbiamo detto le cose chiaramente, e credo che le pensi anche Vendola: qui le primarie non si fanno per fare dei bilancini. Le primarie servono per scegliere il candidato progressista, punto”. Poi aggiunge: “Io non ho nessun pregiudizio verso chi voterà Renzi o Vendola o altri. Basta capire che le primarie non sono un giochino per aggiustarsi”.
Renzi nel governo? Tutti utili. “Abbiamo un sacco di sindaci che sono enormi risorse, certamente Renzi e tanti altri amministratori. Volete mica fare adesso il giochino del governo?”. Cosi' il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, ha replicato a chi gli chiedeva, se in un suo eventuale governo ci sarebbe posto anche per il suo sfidante alle primarie, Matteo Renzi. “Sia io che Renzi abbiamo detto le cose chiare”, ha osservato Bersani, “e credo che le pensi anche Vendola: le primarie non si fanno per fare i bilancini, ma servono per scegliere il candidato progressista". Un modo per dire che chi perde le primarie resterà fuori dal governo. Questo almeno sulla carta,
Imu non si può cancellare. Secondo il segretario del Pd “l’Imu si può alleggerire ma non cancellare, chi promette di abolirla racconta favole”. “Quando fu introdotta l'Imu feci una proposta: in attesa di tempi migliori, si può alleggerirla affiancando un'imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari. Quindi non la si può cancellare, altrimenti torniamo agli anni delle favole che ci hanno portato al disastro di oggi”.
Berlusconi personaggio imprevedibile. “Mi è capitato di dire nei comizi che ormai non c'è più neppure il campo, parlando del ritiro di Berlusconi. Ma il personaggio è imprevedibile. Io intanto mi auguro che anche il Pdl faccia le sue primarie. Sarebbe una scelta che può far bene all'insieme del paese. Anche l'elettorato di centrodestra ha voglia di partecipare. Gli diano una occasione per partecipare perchè è tutta salute per il sistema politico”, ha sostenuto Bersani.
Gay. Pier Luigi Bersani si è detto per una “legislazione sui paraggi di quella tedesca sulle unioni gay”, mentre Casini è per “la libertà di coscienza ai parlamentari”. Insomma, sottolinea, “non siamo a livelli incompatibili” con l’Udc. Tanto più che “sulle politiche sociali il confronto” avverrà “ancora più agevolmente”.
Monti Bis. “Se non usciamo dall’eccezionalismo il mondo non lo tranquillizzeremo. Nessuno al mondo pensa che possiamo stare anni e anni in una situazione atipica”, ha chiosato Bersani in merito all’ipotesi di un Monti bis. Formula che secondo il segretario del Pd nasconde “un retropensiero”: fare “una legge elettorale dove sono tutti nanetti, così la politica non dà risposta” alla crisi, in modo da spinare la strada al Monti bis: “Chi pensa questo è fuori come un balcone”, esclama Bersani, convinto che questo sarebbe “un rischio gravissimo per il Paese” e si andrebbe a votare “dopo sei mesi”.
