Continua lo scontro Grillo- Bersani. Teatro di recenti accuse, è stata la trasmissione di Fazio ‘Che tempo che fa’. Il leader del Pd ha invitato Grilloa ‘smetterla di giocare’: “Lo dico prima io di Grillo che gioca a fare l’uomo mascherato: di tavoli non ne apro, non scambio sedie, non voglio fare nessun patto. Ciascuno si prenda le sue resposabilità, visto che potevano stare a casa e invece hanno detto ‘vengo in Parlamento’. Ora ha 1/3 dei parlamentari e dica cosa vuole fare”.
Nel M5S, “ci sono cose di sinistra e cose che non lo sono affatto. Grillo non vuole che un figlio di immigrati nato qui sia italiano e mi sembra molto tiepido sull’evasione fiscale. Questo non è di sinistra”, ha continuato Bersani che ha poi aggiunto: “con lui ci sono punti di dissenso radicale. Chi vuol stare fuori da euro non sa cosa dice”.
Secondo il segretario del partito Democratico, “questa ondata di protesta, di cambiamento, e questa volontà di riforma non corrono solo nel movimento di Grillo, ma è un fatto più generale”. Nel movimento 5 Stelle, comunque “c’é un pezzo d’Italia, ci sono proteste generiche, insofferenze, ma c’é anche la volontà di dare un segnale”.
“Abbiamo 460 parlamentari, il doppio della destra e il triplo di Grillo. Quindi la prima parola tocca a noi”, ha ribadito Bersani. “Abbiamo perso perché abbiamo avuto un risultato sotto le aspettative. Ora serve “un governo di cambiamento su un programma di 8 punti che chieda su questi la fiducia. M5s ha 1/3 dei parlamentari, il suo leader dica cosa vuole fare. Lo dico prima io di Grillo – ha continuato il leader del Pd – che gioca a fare l’uomo mascherato: di tavoli non ne apro, non scambio sedie, non voglio fare nessun patto e poi nel programma di Grillo, ci sono cose di sinistra e cose che non lo sono affatto. Grillo non vuole che un figlio di immigrati nato qui sia italiano e mi sembra molto tiepido sull’evasione fiscale. Questo non è di sinistra”, ha ribadito il leader del centro-sinistra. Chi vuol stare fuori dall’euro non sa cosa dice”.
“Ho in testa un governo largamente rinnovato, con la presenza di giovani, donne e anche presenze esterne dai partiti, assolutamente competenti”, E sulla composizione del suo eventuale esecutivo, Bersani dice “non so che succederà. Partiamo e cominciamo a cambiare, perché l’idea che adesso possiamo far battere la palla in una situazione sociale del genere è pericoloso”. Pier Luigi Bersani è favorevole a ridiscutere la legge sul finanziamento pubblico ai partiti ma è convinto che la politica debba avere un’entrata. “La politica deve avere una qualche forma di sostegno pubblico, altrimenti la fanno solo gli ottimati e i miliardari”. Per quanto riguarda poi l’accordo con il Pdl Bersani dice: “Sul piano politico immaginare che io possa fare qualche accordo con quelli che hanno sempre impedito il cambiamento è un’ipotesi dell’irrealtà”. Mentre su De Gregorio: “E’ in corso un’ indagine che sta verificando se sia vero o no che sono sono stati comprati parlamentari per ribaltare le elezioni. Non sono mica noccioline, stiamo parlando di cose che, se verificate, sono di una gravità cosmica”.