Sandro Bondi ha rassegnato , nelle mani di Berlusconi e Alfano, le dimissioni da coordinatore nazionale, non perché si sentisse “colpevole di qualcosa” ma, dice, “per sottrarmi ad attacchi e denigrazioni personali che fanno parte della peggiore politica”. Bondi sostiene di essere fiducioso nelle scelte che faranno i vertici del Pdl. Ma Berlusconi non ci sta. “Io e Alfano respingiamo le dimissioni di Bondi”, ha affermato l’ex premier lasciando Palazzo Grazioli prima di partire per Bruxelles, per partecipare al summit dei leader Ppe.
