Berlusconi: “Per il Pdl governo è finito, no a fiducia a Letta”

La decisione di far dimettere i cinque ministri targati Pdl sarebbe stata presa da Silvio Berlusconi in persona. I falchi, da quanto si apprende, non avrebbero avuto un ruolo rilevante nella scelta imposta ad Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliarello. Lo avrebbe spiegato l’ex presidente del consiglio all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pdl che vede schierati al tavolo della presidenza, oltre al Cavaliere, il segretario Angelino Alfano e i due capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta. Sulla richiesta di dimissioni dei ministri “ho deciso da solo”, avrebbe detto Berlusconi, perché “gli italiani non capivano come facevamo a stare al governo con la sinistra se i nostri deputati si erano dimessi”.

“Dobbiamo restare uniti, non dobbiamo dare all’esterno l’impressione che sta dando il Pd, i panni sporchi si lavano in casa. Quello che hanno fatto i ministri lo hanno fatto in buona fede ma abbiamo chiarito tutto”,  avrebbe poi detto il leader del Popolo delle Libertà, secondo quanto raccontano. “Per il bene del Paese assicuriamo che in una settimana votiamo la cancellazione della seconda rata Imu, la legge di stabilità, purché non aumenti la pressione fiscale, la cancellazione dell’Iva e poi torniamo al voto e vinciamo” ha affermato Berlusconi ai gruppi Pdl. Il 4 ottobre si terrà la manifestazione del Pdl in piazza Farnese, hanno deciso i gruppi nel corso della riunione a cui ha preso parte Silvio Berlusconi.

Ed in merito alla scelta di far dimettere i ministri precisa: “Ho deciso nella notte. Perché gli italiani non capivano come facevamo a stare al governo con la sinistra se i nostri deputati si erano dimessi”. “Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini, aggiunge,  le nostre ragioni Forza Italia non è una forza estremista e nessuno mi ha costretto a far dimettere i ministri”.

E non risparmia una nuova critica alla magistratura: “la missione di Magistratura Democratica è quella di garantire la democrazia. E per loro c’è democrazia solo se la sinistra è al potere. Hanno fatto piazza pulita dei partiti democratici”. Poi accusa:“Magistratura Democratica è un’associazione prevalentemente segreta. Sono noti solo i dirigenti e i candidati”.

 

Cav: “Esperienza di governo finita per il Pdl”. Poi la conferma di giorni e giorni di tira e molla. “La nostra esperienza di governo è finita. Voteremo no alla fiducia a Letta”, dice ancora il Cav ai suoi”

 

Cicchitto contro i suoi. Unica voce fuori dal coro, al termine dell’assemblea, quella di Fabrizio Cicchitto.  Mentre il resto dei pidiellini sembrano concordi nella decisione di votare no alla mozione di fiducia del premier, Cicchitto alza i toni: “O congeliamo le dimissioni dei ministri e, così facendo, vengono meno le ragioni per un voto di fiducia oppure il Pdl deve votare la fiducia”. “ Mi sarei augurato, conclude,  che all’intervento di Berlusconi fosse seguito un dibattito, anch”e convocando un’altra riunione domani. Ma mi è stato detto di no”.

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