Berlusconi e Salvini tra ‘Decreto dignità’

E’ un appello ‘accorato’ quello che Silvio Berlusconi  rivolge a Matteo Salvini: ‘Io spero ancora che la Lega ci aiuti’,  dice l’ex premier parlando del decreto dignità nella riunione di Fi alla Camera: ‘Anzi,  rivolgiamo un accorato appello a Salvini per bloccare queste norme, in nome delle aziende, dei produttori, dei lavoratori, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, che non hanno davvero bisogno di altre difficoltà da aggiungere alle tante con cui combattono ogni giorno’.

In questi giorni assistiamo a un balletto di cifre sul cosiddetto decreto dignità, un provvedimento scritto da chi evidentemente non sa nulla del mercato del lavoro, che è destinato a distruggere dei posti di lavoro.

Per il leader azzurro, il risultato delle politiche del governo sarà quello di allontanare le imprese dall’Italia, di scoraggiare chi vuole investire, di spaventare chi vuole creare lavoro.

Primo bersaglio del Cavaliere: i grillini, ‘il peggio della politica che dicevano di voler cambiare’. Non si può, per andare al governo,  contraddire tutto o gran parte di quello che si è detto fino al giorno prima, e poi aspettarsi che gli elettori si fidino ancora dei politici, dice il Cavaliere. Definisce i 5Stelle dei sessantottini in ritardo, uno scherzo della storia: ‘Sembrano venire dall’estrema sinistra del secolo scorso. Non avrei mai pensato di ritrovarmi al governo del Paese dei ‘sessantottini in ritardo’ con la stessa arroganza, la stessa incultura, la stessa violenza verbale di allora, lo stesso disprezzo per la società borghese’. Non è più tenero con il capo del governo: ‘Mi dispiace dirlo ma l’azione di Conte fin qui è stata di assoluta mediocrità, e nei prossimi mesi è destinata a peggiorare’, dice sottolineando  la fragilità del governo che non è stato scelto dagli italiani e che non poggia su una maggioranza e un programma condiviso: ‘La Lega e il movimento Cinquestelle hanno ottenuto un ottimo risultato elettorale, ma non l’hanno ottenuto insieme. Non sono una maggioranza, sono due minoranze che si sono unite senza passare dalle urne. Sono due idee opposte del futuro. E invece per governare bisogna avere un’idea chiara di dove si vuole andare’, scandisce Berlusconi rimproverando a Salvini di non avere avuto il coraggio di chiedere al Capo dello Stato  un mandato per un governo di centrodestra, ‘una scelta che noi non abbiamo mai condiviso ma sulla quale non abbiamo posto veti ancora una volta per senso di responsabilità verso l’Italia’.

Dichiarazioni del Cav, a pate, Salvini tira dritto: ‘Lavoriamo per un paese migliore, non è mia intenzione, bloccare, sfasciare o tornare a votare’,  dice il titolare del Viminale lasciando il Senato, dopo il question time: ‘Gli italiani hanno votato, hanno votato chiaramente poco tempo fa. Verremo giudicati dai fatti, Berlusconi può star tranquillo’.

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