Berlusconi e Renzi: ‘Senza una maggioranza tornare al voto’

‘La penso come Berlusconi, se dopo il voto del 4 marzo non ci sono le condizioni è giusto che si torni a votare. Noi con gli estremisti al governo non andremo mai’,  ha detto Matteo Renzi, ospite di Agorà su Raitre.

Nei collegi è avanti il centrodestra,  ha sostenuto il segretario dem,  ma al proporzionale è un testa a testa per il primo posto tra M5S e Pd. Il nostro obiettivo è arrivare primi.

 L’ex premier è tornato anche sul quanto accaduto a Macerata: ‘Più che i sondaggi, a me preoccupa il clima. Quello che è avvenuto a Macerata è stato subito buttato in politica. Noi abbiamo subito detto: ‘ragazzi calma, abbassiamo i toni’. Quando c’è una rissa chi dice ‘calma, abbassiamo i toni’ spesso non fa una bella fine, ma è importante farlo. Luca Traini è un potenziale killer, perché è uno che è accusato di tentata strage. Quel signore lì ha sparato alla sede del Pd, era iscritto a un partito politico ma io ho detto ai miei ‘Non buttiamola in politica’.

Combattere nelle scuole contro l’ideologia neonazista è un dovere.  L’Italia è più sicura non con un pistolero matto che va in giro, ma se diamo risorse alle forze dell’ordine. La Costituzione italiana vieta la ricostituzione del partito nazionale fascista, questo è il riferimento,  per me è fondamentale che, abbassando i toni, magari anche rischiando di perdere mezzo punto nei sondaggi, si spieghi agli italiani che questo paese è forte e solido e chi strumentalizza questa vicenda si deve vergognare, Forza Nuova che paga spese legali mi lascia molto perplesso.

L’immigrazione è un tema complicato ma non è esplosa per le politiche di centrosinistra, come dicono,  bensì per l’accordo di Dublino firmato da Berlusconi presidente del Consiglio nel 2013: quello fu un errore politico. Oggi Berlusconi dice che Dublino è un accordo scellerato: bene, cambiamolo insieme. Detto questo, non è stato il governo di centrosinistra ad aprire le porte, ma il governo a guida Berlusconi.

 Intanto il Cavaliere esclude al momento le ‘larghe intese’ in caso non ci sia una maggioranza dopo il voto mentre Matteo Renzi mette la sua asticella: per il Pd si potrà parlare di vittoria in caso sia il primo gruppo parlamentare.

Il leader del M5S, Luigi di Maio si è scagliato  contro Silvio Berlusconi: ‘Sull’immigrazione si propone come salvatore della Patria, quando è il traditore della Patria. La bomba sociale sull’immigrazione l’ha creata Berlusconi bombardando la Libia, firmando il regolamento di Berlino e facendo business sugli immigrati con la sinistra. Chiedo agli italiani un po’ di memoria su quello che questo signore di 81 anni ha fatto quando era al governo’.

Sempre su quanto accaduto a Macerata, Giorgia Meloni sottolinea: ‘Non condivido niente, non è la mia Italia quella che spara agli innocenti, così si fa l’esatto contrario di quello che si vuole, penso che sia legittimo dire che l’immigrazione incontrollata va regolata e c’è un problema tra l’immigrazione incontrollata e il problema sicurezza. Ma le Istituzioni non possono fare le omertose sui reati degli immigrati’.

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