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“Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche che si ispirano ai nostri valori. Una struttura giovane che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell’una sull’altra. Da qui potrà nascere il mio successore”. Lo dice Silvio Berlusconi nel nuovo libro di Bruno Vespa ‘Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)’, in uscita mercoledì 6 novembre, edito da Mondadori/Rai Libri. Una scelta quasi obbligata perché la creatura politica del Cav rischia di evaporare nelle urne e, nonostante alle urne si presentasse una coalizione unita del centro destra, a dettare le carte ci sarebbe sempre e solo Matteo Salvini. Insomma la Lega va alleggerita nelle urne anche in chiave europea. ”Il tema non è l’ingresso nel Ppe, che non è all’ordine del giorno. Il tema è che la Lega in Europa – dice Berlusconi – deve scegliere da che parte stare. Se rimanere isolata in una posizione simile ai lepenisti francesi, quindi con una buona massa di voti ma senza esercitare alcun ruolo, oppure se portare le proprie idee e i propri valori, che sono sicuramente democratici, all’interno di una coalizione più vasta, nella prospettiva del centrodestra europeo”.
“Un centrodestra che naturalmente – spiega ancora il leader di Forza Italia – non può che avere come fulcro la più grande famiglia politica d’Europa, il Partito Popolare Europeo, che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia”.
