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C’è sempre la magistratura tra le preoccupazione del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. E anche oggi presente alla Camera dei Deputati per assistere al voto sulla fiducia alla manovra finanziaria il premier ripete ai suoi uomini di sentirsi un perseguitato. “E’ chiaro che c’é una certa magistratura che usa politicamente la giustizia ed ora la fa contro di me”. Il cavaliere in Aula parla si ferma spesso a parlare con alcuni deputati per ribadire che per certi pm c’é solo voglia di stare sotto i riflettori e vedere il proprio nome alla ribalta. “L’uso politico della giustizia – avrebbe spiegato Berlusconi ai suoi uomini – è un problema, anche l’opposizione deve rendersene conto perché oggi colpiscono me ma domani potrebbe toccare a uno di loro”. In queste ore le preoccupazioni del presidente del consiglio sono tutte rivolte all’affaire Tarantini e all’accanimento della procura di Napoli nei suoi confronti. “Ma quale estorsione, io ho fatto solo della beneficenza”. Una frase questa ripetuta più volte dal premier questa mattina ad alcuni parlamentari incontrati nel corso delle votazioni sulla manovra. Parole che nello sfogo vogliono soprattutto rassicurare i suoi deputati che lui non ha commesso reati. “Io – avrebbe aggiunto – ho fatto solo della beneficenza, così come ne faccio ogni giorno verso famiglie in difficoltà, bambini ed ospedali ma che per senso di pudore non rivelo mai”. “Non capisco – avrebbe poi proseguito Berlusconi- come si faccia a parlare di estorsione quando lo stesso imputato parla di beneficenza”. Il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, è in contatto con i legali di Berlusconi per concordare tempi e forme di un eventuale interrogatorio del premier dopo l’out out di ieri. Nell’atto di citazione notificato ieri ad Arcore dalla Digos si invitava Silvio Berlusconi a prendere contatto con la procura entro oggi. Da Napoli la procura però non conferma la disponibilità del premier a farsi interrogare.
