Berlusconi: “Non scappo dai Pm. In Europa per spiegare la manovra”

“Non sono preoccupato. Volete che abbia timore di incontrare dei magistrati da testimone in un caso dove ho aiutato una famiglia in difficoltà?”. Silvio Berlusconi, intervistato da Belpietro a Canale 5, spiega di non avere “alcun timore” a incontrare i magistrati che indagano sul caso Tarantini e conferma di aver aiutato “una famiglia in difficoltà come ha fatto tante volte”. Va in Europa per spiegare e difendere a manovra e tutelare l’Italia.

Il Pdl. Nel suo intervento telefonico alla trasmissione Mattino Cinque condotta dal direttore del Giornale, Maurizio Belpietro,  il premier parla del un Pdl come di “un grande cantiere aperto, per regole nuove che lo facciano diventare la vera casa dei moderati”. E aggiunge Silvio Berlusconi “non penso che sia opportuno modificare l’assetto di vertice, con Alfano al vertice” insieme ai tre coordinatori “il cui apporto resta importante”.

Martedì in Europa. “Grazie al comportamento della nostra opposizione e dei suoi giornali – dice il premier – si è creata intorno alla nostra manovra molta confusione e si sono indotte le autorità e le istituzioni europee a pensare che il governo volesse fare passi indietro rispetto alla manovra che aveva approvato e che insomma noi non fossimo seriamente intenzionati a fare quei sacrifici che ci porteranno al pareggio di bilancio nel 2013″. Silvio Berlusconi liquida così le letture che legano la sua missione lampo di domani a Bruxelles e Strasburgo all’audizione da parte dei magistrati di Napoli che indagano sulla presunta estorsione ai danni del presidente del Consiglio. Un fatto criminoso che lo stesso Premier esclude, poiché ha aiutato “una famiglia con figli piccoli”, le cui condizioni di vita, “sono precipitate proprio a causa dell’intervento dei magistrati”. “Ho cercato di aver un appuntamento con Van Rompuy e Barroso e Buzek ma non è stato possibile averlo per oggi, lunedì, ma per domani, martedì”. “Ho ritenuto – prosegue – che fosse urgente che mi recassi a Strasburgo e a Bruxelles per spiegare, carte alla mano, la vera situazione di questa manovra e l’assoluta volontà di questo governo e della maggioranza di raggiungere il pareggio nel 2013”. Ma chiude la porta a qualsiasi cambiamento alla manovra. “Non c’é spazio per cambiare la manovra, non credo”. “Io credo che questa manovra verrà varata entro mercoledì e che sia la manovra giusta”.

L’inchiesta di Napoli. “Non ho paura dei magistrati di Napoli e dei pm”, risponde secco al direttore di ‘Libero’ sul mancato incontro di domani con le toghe della Procura di Napoli. “Ma di che volete che mi preoccupi? Ho avuto 103 indagini, mi hanno fatto 37 processi, più di mille magistrati si sono occupati di me in 18 anni, da quando sono sceso in campo, con la spesa assurda – sottolinea – di 400 milioni di euro da parte mia in avvocati e consulenti e le pare che abbia il timore di andare a incontrare dei magistrati”. “Sarò ascoltato da testimone per un caso nel quale ho solo aiutato una famiglia in difficoltà, come ho fatto tante volte”. “Si tratta –  riferendosi ai coniugi Tarantini – di una famiglia con figli piccoli, con un’altra famiglia e con una madre a carico, e che proprio a causa dell’intervento dei magistrati – attacca Berlusconi – è passata dal benessere alla miseria. Non credo davvero che sia un reato aiutare chi ha bisogno”.

 

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