Berlusconi: “Più Iva solo se serve”. Evasori a rischio

Bisogna aspettare alle 15 di oggi per capire quali modifiche il Governo metterà nero su bianco per “migliorare” la manovra di ferragosto. Per ora si è assistiti solo ad una girandola di dichiarazioni e a ripetuti ripensamenti, significativo il passo indietro sulle pensioni. Due sembrano essere i punti certi di una delle manovre più “tormentate” degli ultimi anni. Il primo. La cancellazione del contributo di solidarietà per i redditi superiori ai 90mila euro, voluta con insistenza dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La seconda. La riduzione dei tagli ai trasferimenti agli enti locali imposta, dalla Lega di Umberto Bossi. Il problema resta dove reperire i fondi necessari per lasciare invariati i saldi e raggiungere il pareggio di bilancio. Un esercizio non solo contabile ma anche politico, perché la maggioranza sa che si gioca il tutto per tutto. Berlusconi assicura che l’accordo di Arcore, ad eccezione delle misure relative alle pensioni che saranno stralciate, resta valido in tutti i suoi punti, compresa l’abolizione del contributo di solidarietà. Le risorse saranno trovate con l’aumento dell’iva e con la lotta all’evasione senza instaurare uno “stato di polizia tributaria”. E questa dovrebbe essere l’ultima strada imboccata dal governo per reperire le risorse necessarie per abortire i provvedimenti su pensioni, contributo di solidarietà e trasferimenti agli enti locali. Ma di misure per la crescita, come chiesto anche da Bruxelles, per ora nessuno ne parlai. In un colloquio con il direttore del “Tempo”, Mario Sechi, il premier assicura di avere le idee chiare su come far quadrare i conti. “Tengo io in mano con precisione la situazione”, dice Berlusconi. E allunga la mano al Parlamento e all’opposizione. “Il presidente della Bilancio ha ricevuto dalla maggioranza e dal presidente del Senato un’indicazione precisa: la manovra può e deve essere migliorata in Parlamento e ben venga il contributo dell’opposizione, non ci offendiamo di certo e non ci formalizziamo affatto su questo”. Anche se auspica che “l’opposizione non si faccia prendere la mano” per non alimentare “onde emotive” che possano ridare fiato alla speculazione. Berlusconi glissa il tema della “crescita” e si concentra sul tema delle coperture finanziarie: “Ci stiamo lavorando e siamo sicuri di far bene. Sono vigile sui provvedimenti che stiamo predisponendo”. E illustra quelle che saranno le mosse del governo. In primo luogo la lotta all’evasione, con una precisazione: “Non voglio che vengano fuori norme contrarie allo spirito che anima la maggioranza, non siamo per lo Stato di polizia tributaria”. Il carcere per gli evasori, Berlusconi sembra escludere categoricamente. Aumento dell’Iva ma come “clausola di salvaguardia”. “Preferiamo non ritoccarla – dice il premier al direttore de Il Tempo –  perché non vogliamo provocare effetti recessivi, ma se fosse necessario possiamo aumentare di un punto la fascia del 20%, portandola al 21%, assolutamente in linea con quanto avviene in molti Paesi europei”. Bisogna aspettare ancora poche ore per conoscere ufficialmente come il governo abbia trovato la “quadra economica” sugli emendamenti da apportare alla manovra di ferragosto. Il governo intanto presenta il primo emendamento e riguarda la giustizia. Nella manovra sarà inserito una “modifica”, a firma del ministro della Giustizia, Nitto Palma, per la riorganizzazione degli uffici giudiziari. Le opposizioni attaccano a testa bassa. Bersani parla di caos che “espone il nostro Paese a rischi davvero seri. A questo punto, il Parlamento prenda in mano la situazione con un’assunzione di responsabilità alla quale, pur dall’opposizione, ci rendiamo disponibili con le nostre proposte. Poi, il governo prenda finalmente atto della sua condizione e passi la mano”. “Questa manovra è ancora senza numeri e introduce inaccettabili discriminazioni tra i cittadini, come quella clamorosa sulle pensioni. La realtà è che questa maggioranza è in stato confusionale e si prepara all’ennesimo cambio di rotta”, afferma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. L’attacco più duro viene dalle colonne del WSJ che parla di “buffonate”. “In passato le buffonate di Silvio Berlusconi hanno danneggiato l’Italia. Oggi potrebbero danneggiare l’intera zona euro”

 

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