Belusconi tra fatina blu e ultima sfida

‘Sono ancora in campo, l’Italia ha bisogno di me per una grande riforma liberale, sarà la mia ultima sfida e penso di vincerla. Siamo convinti di raggiungere la vittoria’, dice  Silvio Berlusconi ai microfoni di Rtl 102.5 parla a tutto tondo di elezioni, rapporto con gli alleati, programmi: ‘Noi siamo assolutamente convinti di avere la vittoria in queste elezioni, non avremo bisogno di altri numeri, perché quelle che il centrodestra avrà saranno sufficienti per governare. Adesso siamo al 40%, sono sicuro di portare su Forza Italia e di trainare tutto il centrodestra arrivando al 45%. Ci sono ancora settimane di campagna elettorale’.

I 5 Stelle hanno tutti i difetti dei comunisti di una volta senza averne le qualità, cioè hanno idee pauperiste, prese dal bagaglio della vecchia sinistra, e le associano a un drammatico dilettantismo. Vorrebbero far guidare il Paese ad un ragazzo di 30 anni, che a suo modo mi sta anche simpatico ma che non è riuscito nemmeno a laurearsi, non ha mai lavorato e ha fatto, come massima esperienza della vita, solo lo steward allo stadio di Napoli. Sono dilettanti della vita e sono diventati anche dei mantenuti della politica, per loro è indispensabile stare in Parlamento per avere uno stipendio che non si sarebbero mai sognati di intascare nella vita. Chi vive solo dell’emolumento della politica è pronto a fare di tutto per conservare il reddito in Parlamento, come possiamo fidarci di persone così? I grillini sono come i vecchi comunisti, disposti a cambiare idea in qualsiasi momento e su ogni tema, come per l’euro e le alleanze, visto che ora sono pronti ad allearsi con tutti’.

Abbiamo intenzione di mantenere gli impegni assunti dall’Italia nei confronti dell’Europa, compreso il parametro del 3 per cento, sempre che sia possibile. L’azzeramento del deficit entro il 2020 è un auspicio, spiega il Cavaliere, non una gabbia. Dopo aver centrato tutti gli obiettivi, nella due giorni in cui ha incontrato i vertici dell’Ue e del Ppe, l’ex premier si concentra sui progetti comuni: ‘Io e Salvini abbiamo detto la stessa cosa. Io ho detto che probabilmente era una cosa sbagliata, però siccome ci siamo impegnati a farlo, se possibile lo manterremo. Non è una cosa che ci deve far vivere in pena, dipende dall’andamento della nostra economia se mantenerlo o meno. Superare il 3 per cento in effetti non è nulla di scandaloso, ma rispetto agli impegni assunti io preferisco mantenere gli impegni, sempre che sia possibile’

Chiarisce la filosofia della flat tax, uno dei capisaldi del programma elettorale del centrodestra, che farà crescere il Pil grazie anche all’emersione del sommerso: ‘Non possiamo permetterci di tagliare le tasse in deficit, la flat tax non peggiora i conti pubblici, li migliora, deve aumentare il gettito.  All’inizio  la flat tax verrà coperta dalla razionalizzazione della giungla delle detrazioni, delle deduzioni, degli incentivi e prima di tutto dall’emersione del sommerso. Con queste coperture  potremmo fissare l’aliquota della flat tax inizialmente al 23 per cento per poi progressivamente scendere, man mano che gli effetti positivi della flat tax si manifesteranno, magari fino al 15 per cento. È lo stesso percorso che ha seguito, ad esempio, la Federazione russa che oggi è arrivata addirittura al 13 per cento’.

Sui dazi voluti da Donald Trump la signora Merkel ha preso una posizione netta, io la condivido assolutamente. La signora Merkel ha ricordato quel che il protezionismo e i dazi hanno significato nella storia, ovvero tutte le volte non hanno prodotto bene per l’economia e i cittadini ma il contrario. Credo che questa nuova idea di protezionismo non sia da approvare, non positiva per gli stessi Usa.

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