Belisario. Tra Cosentino e referendum scritta pagina nerissima

“Oggi è stata scritta una delle pagine più nere della storia della Repubblica, tra il voto contrario della Camera all’arresto di Cosentino e la bocciatura dei referendum elettorali da parte della Corte Costituzionale”. Lo scrive sul suo blog il capogruppo dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Il voto su Cosentino – aggiunge – è stata l’ennesima sconcertante prova di arroganza di una casta che si sente al di sopra e contro la legge. La Costituzione e le leggi vigenti dicono che il Parlamento è chiamato a valutare solo se c’è del fumus persecutionis nei confronti di un parlamentare e nelle carte su Cosentino, basta leggerle, il fumus persecutionis non c’è. C’è invece un ragionamento tecnico-giuridico secondo cui Cosentino ha costruito la sua carriera politica trovando sponde in ambienti molto particolari”.

“Quanto alla decisione della Consulta sui referendum – prosegue il presidente dei senatori IdV – si è trattato di uno schiaffo a quel milione e 200mila italiani che hanno firmato per cancellare la legge elettorale porcata di Calderoli e che ora si sentono espropriati del sacrosanto diritto di dire la loro su come devono essere scelti coloro che li rappresenteranno in Parlamento. Tutto questo succede non a caso in un momento particolare della nostra democrazia, visto che siamo governati da un governo tecnico che non ha alcun radicamento con i cittadini né con un programma ed una maggioranza usciti vincenti dalle elezioni. L’unica modo per arrestare questa grave e preoccupante deriva antidemocratica – conclude Belisario – è andare quanto prima al voto, ma non con un’altra legge elettorale truffa”.

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