epa08586901 A general view of destroyed port area in the aftermath of a massive explosion in downtown Beirut, Lebanon, 06 August 2020. According to the Lebanese Health Ministry, at least 135 people were killed, and more than 5,000 injured in the blast believed to have been caused by an estimated 2,750 of ammonium nitrate stored in a warehouse. The explosion and its shockwave on 04 August 2020 devastated the port area and parts of the city. EPA/WAEL HAMZEH

Beirut, al via l’operazione italiana “Emergenza Cedri”

Ieri sera è arrivata presso il porto di Beirut nave San Giusto, partita 5 giorni fa da Brindisi, con a bordo assetti della Marina Militare e dell’Esercito.
“L’arrivo di nave San Giusto a Beirut dà il via all’operazione interforze “Emergenza Cedri” nell’ambito dell’impegno umanitario nazionale, ulteriore segno della forte e fraterna vicinanza dell’Italia e della Difesa alla popolazione libanese in un momento così difficile per il Paese”, ha affermato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, annunciando che nella giornata di domani, lunedì 24 agosto, sarà in visita in Libano.

Oltre 500 militari, 2 navi con elicotteri imbarcati, un ospedale da campo con personale specializzato dell’Esercito, della stessa tipologia di quello impiegato in Italia durante l’emergenza Covid, assetti per la rimozione delle macerie, nuclei CBRN, 1 assetto per trasporto in biocontenimento anche in elicottero, un team del Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin con capacità EOD (Explosive Ordnance Disposal – bonifica di ordigni esplosivi) e CIED (Counter-Improvised Explosive Device – contrasto ordigni esplosivi improvvisati), supporto idrografico per i rilievi nel porto a seguito dell’esplosione, un velivolo C-130 dell’Aeronautica Militare, sono gli assetti che complessivamente sono stati messi a disposizione dalla Difesa in Libano a seguito dell’esplosione del 4 agosto e della grave emergenza Covid che sta colpendo la popolazione libanese.

Il ministro della Difesa, a seguito della recente esplosione che ha devastato la città di Beirut e della mobilitazione della comunità internazionale, aveva infatti messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa, Nave San Giusto e assetti specializzati della Difesa per la missione di supporto umanitario e medico.

“I militari italiani, da 38 anni, non hanno mai cessato di essere presenti in Libano, mettendo la propria professionalità al servizio della stabilità e del rafforzamento della sicurezza, garantendo costantemente la necessaria assistenza e, oggi, con questa nuova missione umanitaria, si rafforza lo storico legame tra i due paesi”, ha continuato Guerini, sottolineando “il delicato lavoro che i circa 1200 soldati italiani, impegnati nella “Missione Unifil”, svolgono quotidianamente in un contesto così delicato”.
Nave San Giusto assicurerà il sostegno logistico a tutto il Contingente operante a terra fino quando questo non avrà acquisito la piena autonomia.

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