Bce: ripresa ancora lenta, imprese Italia a rischio

L’Eurozona ha visto un “netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese” misurato dai tassi attesi d’insolvenza, con un “incremento che è stato particolarmente pronunciato per le imprese italiane e piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche”. Lo scrive la Bce nel bollettino di agosto.La ripresa per le economie dell’Eurozona sarà “solo molto graduale” e “i rischi che circondano le prospettive economiche per l’area euro continuano ad essere orientati verso il basso”. La Bce prevede inflazione in calo nel corso del 2012 con una discesa sotto il 2% nel 2013.

La Banca centrale europea “può condurre operazioni di mercato aperto definitive di entità adeguata a conseguire il proprio obiettivo”, nell’ambito del proprio mandato e dopo l’attivazione del salvataggio tramite i fondi Efsf-Esm da parte dei Paesi in difficoltà. L’euro è “irreversibile” e “i premi per il rischio connessi ai timori sulla reversibilità dell’euro sono inaccettabili e vanno affrontati in modo sostanziale”. Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona “continua ad aumentare”, specie fra i lavoratori più giovani, e gli indicatori “segnalano ulteriori perdite di posti di lavoro, a ritmo sostenuto, sia nell’industria sia nei servizi all’inizio del terzo trimestre del 2012”. “Nemmeno il divieto di effettuare vendite allo scoperto, imposto in Spagna e Italia, pare aver tranquillizzato i mercati azionari”. Lo scrive la Bce nel bollettino mensile. La Bce nota come siano state “soprattutto le banche in Italia, Spagna e Francia a trainare la domanda di rifinanziamento della Bce” nel 2011, con le italiane che hanno superato i 200miliardi a fine anno. “Le politiche non convenzionali della Bce hanno natura solo temporanea e non posso risolvere le cause di fondo degli squilibri finanziari e della differenziazione delle condizioni finanziarie”. Lo si legge nel bollettino mensile della Bce, secondo cui “occorrono correzioni strutturali nell’ambito delle finanze pubbliche, degli squilibri macroeconomici e della stabilità finanziaria, che competono ai governi nazionali dei Paesi dell’area euro”. IN CALO LO SPREAD-Il differenziale tra i Btp e il Bund tedesco a 10 anni è sceso a 437 punti base con un rendimento al 5,7%. EUROPA DEBOLE CON FUTURE USA, MILANO E MADRID -1,5% -Prevale il segno meno sulle principali piazze europee con l’inversione di rotta dei futures su Wall Street, in calo in vista dei dati sulla bilancia commerciale Usa e sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Non aiuta l’allargamento del deficit della bilancia commerciale inglese, con le esportazioni in calo del -4,9%. Londra perde lo 0,2%, Parigi lo 0,4% e Francoforte lo 0,8%, mentre Milano e Madrid (-1,5% entrambe) sono le peggiori. Il differenziale tra i Btp e il Bund tedesco a 10 anni è sceso a 437 punti base con un rendimento al 5,7%. Pesa però sui listini il calo di Deutsche Telekom (-2,9%), nonostante i conti trimestrali migliori delle stime degli analisti, che trascina il settore, da Bt (-2,3% a Londra) e France Telecom (-2,2%) a Telecom (-2,97%) in Piazza Affari. A due velocità i bancari con Commerzbank (-4,52%), che prevede un secondo semestre peggiore del primo, sotto pressione a differenza di Bankia (+23,48%), Mediobanca (+3,14%) e Standard Chartered (+3,65%). Bene gli alimentari con Nestlé (+3,52%) e Kerry (+4,21%) dopo i conti semestrali. Scivola tra i costruttori d’auto Porsche (-5,24%) dopo che il tribunale di New York ha respinto il ricorso di Stoccarda sull’azione legale di alcuni Hedge Fund dopo il fallito tentativo di scalata di Volkswagen nel 2008. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra -0,21% – Parigi -0,41% – Francoforte -0,81% – Madrid -1,51% – Milano -1,50% – Amsterdam +0,22% – Stoccolma -0,21% – Zurigo +0,88%.

(Ansa)

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