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Importavano cocaina in Puglia dalla Colombia passando per Amsterdam. Per questo motivo 7 persone, tre 45enni (uno di loro ancora ricercato), un 44enne, un 52enne, un 57enne e un 35enne sono state arrestate dai carabinieri di Barletta. Le ordinanze sono quattro in carcere e tre ai domiciliari. I 7, esponenti di organizzazioni criminali operanti nella zona e nel Gargano, sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. La misura è stata disposta dal gip di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, a seguito di una specifica attività di polizia giudiziaria svolta dai militari della compagnia di Barletta dal giugno del 2017. L’indagine nasce dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che riferì delle attività illecite di un sodalizio criminale della malavita organizzata barlettana capeggiato da Ruggiero Di Salvo detto ‘Tucchett’, 52enne di Barletta, il quale da anni risultava in contatto con membri del panorama delinquenziale garganico del clan ‘Li Bergolis’, dai quali si riforniva di cocaina.
Le indagini hanno riscontrato l’esistenza di un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina a Barletta e che la droga, fornita al gruppo malavitoso, perveniva dall’Olanda tramite canali internazionali di narcotraffico con la mediazione di pregiudicati garganici di stanza ad Amsterdam che fungevano da intermediari con esponenti di rilievo di cartelli del narcotraffico colombiano. Inoltre, è stato appurato che fosse coinvolto nel traffico Saverio Tucci, pluripregiudicato manfredoniano, che aveva avuto un ruolo nelle fasi organizzative del delitto del 9 agosto 2014 a San Marco in Lamis (Foggia) in cui vennero uccisi lo storico boss della criminalità manfredoniana Mario Luciano Romito, suo cognato Matteo De Palma e due contadini che si trovavano sul posto al momento dell’agguato.
Le indagini sono anche correlate all’omicidio proprio di Tucci, membro di spicco del clan Li Bergolis, ucciso ad Amsterdam il 10 ottobre 2017 dal pregiudicato manfredoniano Carlo Magno, in seguito arrestato dai carabinieri di Barletta con rogatoria internazionale all’autorità giudiziaria olandese. Magno ha quindi iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia. Nel corso di vari interrogatori ha contribuito, scrive la procura, in maniera determinante a delineare in modo completo l’organigramma criminale, i canali di rifornimento e le modalità di importazione della droga dal Sudamerica fino a Manfredonia (Foggia), riferendo inoltre agli inquirenti che Saverio Tucci era stato parte del gruppo che aveva ucciso Mario Luciano Romito. Il monitoraggio tecnico disposto a carico di tutti gli indagati ha consentito di appurate i ruoli ricoperti nell’ambito del gruppo di appartenenza, delineando la rotta della droga sino a Barletta, dopo transazioni anche in Olanda. Secondo quanto ricostruito dai militari, il gruppo prediligeva gli incontri di persona all’utilizzo di mezzi di comunicazione intercettabili.
