Barletta: Teresa Sunna uccisa dal nitrito di sodio

I medici legali non hanno dubbi: ad uccidere Teresa Sunna è stato il nitrito di sodio, sostanza somministratale al posto del sorbitolo per effettuare un test sulle intolleranze alimentari. E’ quanto emergerebbe dall’autopsia disposta dalla Procura di Trani. Analizzando i campioni di laboratorio infatti,  iprofessori Gianfranco Divella e Roberto Gagliano Candela hanno subito capito che  in quelle fialette c’era nitrito di sodio, un conservante che si usa principalmente per la carne assai tossico per l’uomo, invece dell’innocuo sorbitolo.

Procede intanto la corsa contro il tempo per bloccare la vendita di altre sostanze alterate. In particolare, il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo e il sostituto Michele Ruggiero stanno cercando di capire da dove provengano le sostanze alterate. L’ipotesi più accreditata è che  a vendere il finto sorbitolo sia stata una ditta di Belfast dalla quale il dottor Ruggiero Spinazzola si era rifornito. Si tratta di un’azienda che vende sostanze chimiche via Internet e probabilmente hanno scambiato il materiale. Più difficile che invece il problema sia alla fonte, e cioè alla ditta di Rovigo che nel 2010 ha venduto il sorbitolo in Irlanda. Grazie alla collaborazione di EBay la procura di Trani e gli uomini della Polizia postale hanno già individuato 25 acquirenti che in Francia, Belgio e Inghilterra hanno acquistato sorbitolo dall’Irlanda. Tramite gli Ip forniti da E Bay stanno cercando di contattarli per evitare che vengano utilizzati. Contemporaneamente è stata allertata la polizia inglese come quella irlandese che hanno avviato in tutta fretta le indagini.

“Attenzione ai pacchi da cinque chili di sorbitolo venduti su Internet e provenienti dal Regno Unito”, ha affermato il procuratore capo di Trani, Carlo Maria Capristo. E Bay , che ieri ha bloccato ì la vendita di sorbitolo in tutto il mondo, assicurando la massima collaborazione alle indagini, si è stretta al dolore dei familiare: “Siamo addolorati e vicini al dolore della famiglia della ragazza – ha fatto sapere la società di acquisti on line – Le vendite resteranno interdette fino a ulteriori chiarimenti: deve essere chiaro che il sorbitolo è un sostituto dello zucchero ed è una sostanza che può essere legalmente venduta anche on line”.

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