Bari. Clan foggiano si specializza in falsificazione di banconote, 2 arresti

L’organizzazione mafiosa foggiana “Società” ha deciso di espandere i loro orizzonti illeciti,specializzandosi nella produzione di banconote false da immettere sul mercato locale e non solo. Un business che la mafia locale ha avviato, inizialmente, in “joint venture” con la camorra napoletana dei Casalesi, e ha poi proseguito in proprio col consenso dei camorristi. A finire in manette oggi, è stato Luigi Coda e Gianfranco Laquaglia, pregiudicati di Foggia ritenuti affiliati all’organizzazione foggiana. Gli ordini di custodia cautelare in carcere sono stati emessi dal giudice di Bari per le indagini preliminari su richiesta della distrettuale di Bari, che ha indagato in collaborazione con la procura di Foggia. Operazione analoga venne compiuta dalla guardia di finanza a Foggia il 19 marzo scorso, la guardia di finanza arrestò dieci pregiudicati affiliati alla mafia foggiana e a quella dei casalesi. Circa un anno fa, invece, nel marzo 2011 venne scoperta alla periferia di Foggia una vera e propria zecca clandestina dove operava uno specialista nell’arte della falsificazione, un romeno, che al momento dell’irruzione aveva già fedelmente riprodotto banconote del taglio di 20, 50 e 100 euro, per un ammontare di 250.000. Coda e Laquaglia, secondo gli investigatori, sarebbero gli organizzatori della stamperia, non solo erano riusciti ad assoldare il romeno, ritenuto uno dei migliori falsificatori di banconote sul mercato della contraffazione, ma erano riusciti anche a procurarsi la materia prima originale, carta filigranata proveniente da un carico rubato dalle Cartiere di Fabriano.

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