Barcellona prepara la risposta per Madrid

Continua il braccio di ferro tra governo centrale spagnolo e istituzioni della Catalogna.

Convocata la giunta dei portavoce del Parlament per stabilire una data e un ordine del giorno della sessione plenaria durante la quale l’assemblea risponderà formalmente a Madrid e alla decisione di attuare l’articolo 155 della Costituzione attraverso il quale il governo si prepara ad assumere il controllo della Generalitat.

 La data scelta per la sessione plenaria del parlamento catalano è giovedì 26. Le misure specifiche che verranno attuate nel quadro dell’articolo 155 della costituzione spagnola saranno invece definite e approvate venerdì in Senato.

‘In Catalogna non si tratta di autonomismo ma di una proclamazione d’indipendenza in spregio dello Stato di diritto e contro la Costituzione spagnola, che è frutto di un referendum illegale promosso in violazione delle regole dell’autonomia catalana. Ciò provoca un vulnus democratico. Anche perché i rappresentanti del referendum sono stati una minoranza rispetto alla popolazione catalana’, afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, intervistato dal Messaggero, ribadendo la sua contrarietà alle iniziative indipendentiste della Catalogna. Tajani ammonisce anche l’Europa a temere la moltiplicazione delle piccole patrie, e per questo nessuno in Europa intende riconoscere la Catalogna come Stato indipendente. Anche Theresa May, in piena Brexit, ha detto che il Regno Unito non riconoscerà mai la Catalogna.

Su un eventuale parallelismo con i referendum per l’autonomia conclusi in Lombardia e Veneto, Tajani tiene a sottolineare le differenza con il caso Catalogna: ‘Innanzitutto, questi due referendum sono legittimi, mentre quello catalano non lo era. E poi il referendum catalano era per l’indipendenza, mentre quelli di Lombardia e Veneto sono consultivi e per chiedere più autonomie. Guai, comunque, a interpretare questi due referendum come l’inizio di una stagione indipendentista. Guardiamo la Spagna. È per la sua storia uno Stato unitario, con tante autonomie, con tante popolazioni diverse che parlano anche lingue diverse. Ma sono uno Stato unitario’.

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