Barcellona: i terroristi volevano distruggere Sagrada Familia

I jihadisti hanno dovuto rinunciare al loro ‘piano A’ e ripiegare in tutta fretta sugli attacchi alla Rambla e a Cambrils dopo che mercoledì notte una esplosione probabilmente provocata da un errore nella manipolazione degli ordigni ha distrutto il covo di Alcanar.

Il piano iniziale prevedeva la preparazione nella base operativa di “enormi quantità” di Tapt, l’esplosivo dell’Isis detto anche “la madre di Satana” per la sua alta instabilità, nella base di Alcanar, che sarebbero state poi caricate sui tre furgoni noleggiati dal gruppo. L’obiettivo era “fare saltare in aria” il tempio emblematico di Gaudi, visitato ogni giorno da migliaia di turisti. Un atto che avrebbe avuto un’onda d’urto enorme in tutto il mondo. I preparativi per l’attentato erano nella fase conclusiva secondo le fonti citate da El Confidencial quando il covo è esploso. Fra le macerie sono stati ritrovati i resti di due persone.

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