Un tribunale speciale in Bangladesh ha condannato oggi a morte il presidente del partito islamico Jamaat-e-Islami, Motiur Rahman Nizami, per i crimini commessi durante la guerra di liberazione del 1971. Lo riferiscono i media indiani. Il leader islamico è stato accusato di crimini contro l’umanità ed è stato riconosciuto colpevole di otto su 16 accuse di uccisioni e abusi contro gli intellettuali pro indipendentisti nell’ultima fase della rivolta.
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