Alessandro Boettcher viene condotto in aula nel tribunale di Milano per un'udienza del processo che lo vede imputato per delle presunte aggressioni con l'acido, 6 luglio 2015. ANSA / MATTEO BAZZI

Banda dell’acido, chiesti 26 anni per Boettcher

Il pm di Milano, Marcello Musso, ha chiesto 26 anni di carcere per Alexander Boettcher, imputato per una serie di aggressioni con l’acido e già condannato a 14 anni per aver sfigurato Pietro Barbini. Il pm ha individuato come episodio più grave al centro del processo l’aggressione a Stefano Savi con “indebolimento permanente della vista, dell’olfatto e del tatto”. Musso ha descritto Alexander Boettcher come un “sadico e psicopatico”, “una persona che si atteggia a dio”, ma è la “rappresentazione del male”.

La requisitoria del pm nei confronti di Boettcher, imputato per una serie di aggressioni con l’acido, è cominciata dopo che i giudici hanno respinto tutte le istanze di nuovi testimoni e di nuove perizie della difesa. “Questo processo – ha spiegato Musso – è un viaggio attraverso il dolore delle vittime che si sono trovate ad essere obiettivi segnati dal sadismo, dal narcisismo, dall’ antisocialità e dalla pericolosità criminale della coppia Alexander Boettcher-Martina Levato”. Il pm ha anche sottolineato la “barbarie” mostrata in alcuni video trovati nel telefono dell’imputato, come sgozzare alcune galline, o far bere la sua urina alla ragazza. Alexander Boettcher è già stato condannato a 14 anni per il blitz ai danni di Pietro Barbini, come l’amante Martina Levato. A lei sono già stati inflitti anche altri 16 anni di carcere nel procedimento ‘bis’ con rito abbreviato. Musso ha chiesto che non venga concessa alcuna attenuante a Boettcher che “si è sempre dichiarato innocente, senza dimostrare alcuna sensibilità nei confronti delle vittime”.

Luca Teolato

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