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ROMA. Nel Consiglio dei Ministri in calendario la prossima settimana “ci sarà un insieme di misure relative al sistema bancario” come “l’autoriforma del credito cooperativo” e nuovi interventi sui crediti deteriorati. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Davos il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che per le Bcc ha precisato di non voler parlare di un ‘modello Credit Agricole’ “ma di uno schema che prevede un gruppo unico sul quale le banche cooperative si aggregherebbero su base volontaria”.
Un modello che, ha ricordato Padoan, “avrebbe due ordini di vantaggi: permetterebbe di andare sui mercati del capitale con una forza importante, con la gestione comune di molti servizi e con evidenti economie di scale ma al tempo stesso permetterebbe di mantenere una cultura locale anche con dimensioni nazionali ed europee”.
Sul crollo delle banche italiane, invece, ha pesato una “gestione della comunicazione poco accorta da parte della vigilanza Bce”, ha incalzato Padoan, che a proposito delle perdite arrivate al 50% su alcuni titoli spiega che a causa di quell’errore “c’è stata una redistribuzione della ricchezza”.
Sulle misure bancarie previste nel prossimo Cdm si è pronunciato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, esprimendo soddisfazione per “i passi in avanti compiuti dal governo Renzi nell’omogeneizzare di più le normative italiane alle medie europee”.
“In particolare – ha sottolineato a Catania a margine dei lavori dell’incontro per lo sviluppo del territorio organizzato dall’Abi – per quello che è il diritto del lavoro, il jobs act, per quello che è la velocizzazione delle procedure del diritto fallimentare e per tutto ciò che ci avvicina alla media europea. Noi non possiamo stare in Europa con delle normative diverse o contrastanti”.
