Lando Maria Simeoni, segretario generale Fabi, a Milano in occasione del convegno FABI "Un nuovo modello di banca al servizio del paese", 12 febbraio 2016. ANSA / MATTEO BAZZI

Banche: in 6 anni assunti 20 mila giovani

 Le banche italiane spingono verso il ricambio generazionale dei dipendenti. Negli anni della crisi, dal 2012 al 2018, i primi otto gruppi bancari italiani hanno assunto 20.285 giovani con età inferiore ai 35 anni. E’ quanto emerge da una analisi della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi).

Circa il 57% delle assunzioni complessive ha riguardato personale femminile e il 43% il personale maschile. I nuovi ingressi hanno bilanciato i 40.000 esuberi del settore già completati, tutti gestiti solo con pensionamenti e prepensionamenti volontari. In Europa, si è assistito, contemporaneamente, alla perdita di 328.000 posti di lavoro in banca: per il 70% di questi (circa 229.000) si è trattato di licenziamenti.

In Italia le crisi bancarie e gli esuberi sono state gestite con il fondo esuberi e il fondo per l’occupazione. “Grazie a questi strumenti – afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni – sono stati evitati i licenziamenti”.

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