Banca Etruria, la Boschi querela De Bortoli. Ma solo in sede civile

Alla fine l’annunciata querela di Maria Elena Boschi a Ferruccio De Bortoli è arrivata, proprio nel giorno in cui è esploso il caso del Pm Rossi e della sua testimonianza in Commissione su Pier Luigi Boschi e Banca Etruria. Ma i tempi per la causa penale e la tutela dell’onore sono scaduti, quelli per chiedere soldi in sede civile no. Dunque denuncia civile e non penale per diffamazione.

‘Ho firmato oggi il mandato per l’azione civile di risarcimento danni nei confronti del dottor Ferruccio de Bortoli’,  si legge sul profilo Facebook della Boschi: ‘A breve procederò anche nei confronti di altri giornalisti. Mi spiace dover adire le vie legali contro alcuni giornalisti, non lo avevo mai fatto prima. Nemmeno in presenza di affermazioni evidentemente diffamatorie. Ma credo che sia ormai necessario farlo perché sulla verità dei fatti si pronunci un tribunale in nome della legge. Perché la legge è uguale per tutti, davvero’.

La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio fa riferimento a quanto scritto dall’ex direttore del Corriere della Sera nel suo libro ‘Poteri forti’: ‘Maria Elena Boschi nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit e chiese a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. Ghizzoni incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere’.

In serata, lo stesso de Bortoli, su Twitter, ha replicato su Twitter: ‘Mi aspettavo l’annunciata querela per diffamazione, che non è mai arrivata. Dopo quasi sette mesi apprendo che l’onorevole Boschi mi farà causa civile per danni. Grazie’.

 Intanto il caso Etruria, come detto, si focalizza su Roberto Rossi, procuratore capo di Arezzo, e sulla sua testimonianza in Commissione banche. Rossi scrive a Pier Ferdinando Casini per replicare alle accuse di aver omesso di riferire delle indagini su Etruria che coinvolgono l’ex vicepresidente della banca e padre del sottosegretario alla presidenza del consiglio ed ex vicepresidente della banca. Sono costretto a scriverle, dice Rossi a Casini,  in relazione alle notizie secondo le quali avrei omesso notizie in merito al presunto status di indagato del consigliere Bpel Pierluigi Boschi. Considero tali addebiti gravemente offensivi,  prosegue la lettera: ho risposto puntualmente a tutte le domande che mi sono state formulate senza alcuna reticenza o omissione.

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