Autismo: ‘Oggi la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo’. 150 iniziative in Italia

Oggi è  la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo 2017 e questa giornata è stata proclamata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione della Nazioni Unite con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del mondo sull’autismo, un disturbo pervasivo dello sviluppo che colpisce decine di milioni di persone. In questa data, in ogni luogo vengono organizzate diverse iniziative di sensibilizzazione e di informazione.

Quando parliamo di autismo, il nostro pensiero non può che andare anche all’inclusione scolastica e sociale e di conseguenza ad un modello educativo integrato, alla formazione specifica per gli insegnanti, all’aiuto in età adulta, pensando ad un confronto tra una serie di progetti ed esperienze di vita, senza dimenticare che una buona inclusione sociale necessita di inserimenti lavorativi mirati.

Le iniziative di sensibilizzazione verso questa delicata problematica si accompagnano ad una attività quotidiana e continua di miglioramento dei servizi di inclusione e di sostegno, tesi a dare risposte sempre più adeguate ai diversificati bisogni che nascono da ogni tipo di disabilità, attraverso la formazione e progetti specifici, da portare avanti con le scuole e con i servizio dedicati.

 Non solo bambini autistici. Sono infatti tanti anche i ragazzi e gli adulti affetti da tale patologia e per loro i problemi, per vari aspetti, sono ancora più complessi. Tanto che oltre il 90% delle persone con autismo non ha mai lavorato e vive prevalentemente con i genitori. A puntare i riflettori sul meno noto mondo dell”autismo adulto’ sono gli esperti nel giorno  della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, in occasione della quale, oggi, oltre 150 iniziative si svolgeranno in Italia, con convegni nelle scuole ed i principali monumenti che si coloreranno di blu, il colore scelto dall’Onu per indicare questa patologia.

Ancora senza una cura, l’autismo colpisce in Italia tra le 300mila e le 500mila persone. Ma per i soggetti adulti, denunciano genitori e psicologi, spesso le situazioni di solitudine e carente assistenza sono particolarmente gravi. Infatti, più del 90% delle persone con autismo non ha mai lavorato, vive prevalentemente con i genitori e con una mancanza quasi totale di risorse esterne, afferma Nicoletta Aliberti, responsabile Neuropsichiatria infantile del Gruppo Sanitario INI (Istituto Neurotraumatologico Italiano) ed anche responsabile del Servizio semiresidenziale per il Trattamento precoce dell’Autismo presso il Centro Villa Alba di Veroli, servizio nato dalla collaborazione tra pubblico, Asl di Frosinone e privato.

L’Empire State Building di New York, la Willis Tower di Chicago, la CN Tower di Toronto, la Burjul Mamlakah –Kingdom Tower di Riyadh in Arabia Saudita, la Statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro e Palazzo Montecitorio a Roma: molte parti del mondo tornano a tingersi di blu  in occasione della nona Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, una patologia che è cresciuta di 10 volte negli ultimi 40 anni e che, in base ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, colpisce nel mondo almeno 1 bambino su 160.

Ad Assisi, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo 2017, nella notte di oggi,  2 aprile,  sarà illuminata di blu (Light in up blue), colore della conoscenza e della sicurezza, la Rocca Maggiore.

In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi si stima che ci sia una prevalenza di circa quattro su mille bambini e che il disturbo colpisca, per ragioni ignote, i maschi 3 o 4 volte più delle femmine. Intanto, la ricerca va avanti e scopre nuove ‘chiavi di accesso’ per la comprensione di questa malattia. E in tema di ricerca, il network italiano per il riconoscimento precoce dell’autismo, il NIDA, dell’Istituto Superiore di Sanità ha appena ricevuto due milioni di euro, stanziati dal Ministero della Salute per finanziare nel prossimo triennio la ricerca, la diagnosi precoce e l’assistenza.  Inoltre, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) sono inserite anche le sindromi autistiche, con dei fondi finalizzati pari a 50 milioni di euro.

Tra le nuove ricerche, ce n’è una sul cosiddetto ‘ormone delle coccole’ che svolge un’importante funzione nella fase di sviluppo neuronale post-natale, influenzando l’attività del neurotrasmettitore Gaba, la cui alterazione è legata a molte malattie del neurosviluppo con sintomatologia autistica. Lo rivela uno studio pubblicato su Cell Reports, condotto dall’Istituto di neuroscienze del Cnr, dall’università Statale di Milano e Irccs Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano), finanziato da Telethon. Durante le prime fasi di vita post-natale, il neurotrasmettitore Gaba svolge un ruolo essenziale: all’inizio ha attività eccitatoria, mentre più tardi rende i neuroni meno eccitabili.  Il verificarsi di alterazioni durante questo processo, che avviene in concomitanza con la nascita e viene chiamato Gaba switch, sembra essere alla base di alcuni disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo.

 Lo studio ha identificato il modo in cui l’ossitocina modula la tempistica dello switch del Gaba. In laboratorio,  spiega Bice Chini dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr),   si è osservato che, in modelli animali sperimentali incapaci di rispondere all’ossitocina perché privi del recettore per questo ormone, si verifica un rallentamento nello switch del Gaba, che rimane eccitatorio per un periodo di tempo più lungo del dovuto. Secondo i ricercatori, l’ossitocina potrebbe rivelarsi utile a livello terapeutico per compensare queste irregolarità, soprattutto nelle sindromi genetiche, diagnosticabili in età molto precoce. Colleghi francesi dell’Inmed, a Marsiglia,  continua Chini,  hanno già sperimentato con successo la somministrazione di ossitocina alla nascita in diversi modelli sperimentali di autismo, ma ancora erano poco compresi i meccanismi neurobiologici dell’azione di questo ormone nelle prime fasi dello sviluppo post-natale.

Il progetto ‘Si do re mi’. ‘Tradurre in musica’ i movimenti dei bambini autistici. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Si do re mi’, iniziativa finanziata dalla Fondazione Telecom Italia e coordinato da un team di ricercatori del laboratorio ‘Segnali e immagini’ dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Isti) del Cnr di Pisa. Abbiamo realizzato un innovativo dispositivo informatico che, tramite una rete di sensori, permette di rilevare i movimenti del corpo e di tradurli in suoni e musica, spiega il responsabile del progetto Ovidio Salvetti dell’Isti-Cnr. L’obiettivo è fare in modo che il bambino, muovendosi liberamente davanti al dispositivo sotto la guida di un familiare o di un operatore, produca e controlli in tempo reale i suoni da lui stesso generati e, attraverso questo gioco, migliori il livello di interazione con il mondo che lo circonda. Un primo prototipo di ‘Si do re mi’ è stato oggetto di una sperimentazione presso l’Istituto comprensivo Massarosa 1 di Lucca; le successive implementazioni hanno permesso di installare i dispositivi direttamente nelle case e proseguire così, anche nelle abitazioni, il percorso riabilitativo dei piccoli pazienti.

E’ partita la campagna #sfidAutismo di sensibilizzazione e raccolta fondi con la quale la Fondazione Italiana per l’Autismo chiede il sostegno da parte di singoli cittadini e aziende per il finanziamento di progetti di ricerca. La campagna è in onda sulle reti Rai con una raccolta fondi al numero 45507. Su tutte le reti andrà in onda lo spot (autoprodotto dal Cottolengo di Torino, l’istituto con il record di bambini autistici iscritti) che promuove la campagna, madrina la conduttrice televisiva Eleonora Daniele. Tra le altre iniziative, oggi e domani,  in contemporanea a Foggia, Napoli, Roma, Firenze e Milano si svolgerà l’Ab-bracciata collettiva: una maratona di nuoto di 30 ore a cui i partecipanti potranno contribuire anche solo trascorrendo 15 minuti in acqua con i ragazzi che durante l’anno svolgono la Tma, una terapia multisistemica in acqua. Gli Equi-blu, invece, sono 28 centri equestri sparsi in tutta Italia che realizzeranno gratuitamente una serie di eventi di avvicinamento al cavallo e attività ludico-ricreative.

Cocis

 

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