Attivista gay italiano arrestato in Russia

È stato arrestato poco fa a Mosca Yuri Guaiana, già Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti per essersi recato presso la Procura Generale di Mosca a consegnare centinaia di migliaia di firme raccolte contro il trattamento che subiscono le persone gay in Cecenia. Ad annunciare l’arresto di Guaiana su Facebook è il radicale e leader dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato.

Classe ’74 e attivista per i diritti Lgbt, Guaiana nel 2011 è stato eletto vicepresidente del Consiglio di zona 2 di Milano nelle liste radicali e nel dicembre 2011 è stato nominato segretario nazionale dell’Associazione Radicale Certi Diritti, entrando così nella direzione di Radicali Italiani e nel Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Trasparito.

 Nel 2012 ha ideato la rubrica settimanale Fuor di pagina: la rassegna stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti che ha curato su Radio Radicale fino al 2013. Dall’ottobre del 2012 è anche blogger di Huffington Post Italia. Nell’ottobre 2013 è stato eletto membro del Board di ILGA-Europe, la branca europea dell’Associazione Internazionale di Gay e Lesbiche. Nel febbraio 2015 è stato quindi nominato coordinatore italiano dei membri individuali di ALDE Party, carica tenuta sino al dicembre 2015 quando l’ha lasciata in seguito all’elezione a membro della Steering Committee dei membri individuali di ALDE Party.
Con Yuri Guaiana sono stati arrestati altri quattro attivisti russi. ,  Lo fa sapere Open Russia, l’organizzazione fondata dall’ex oligarca e capo della Yukos Mikhail Khodorkovsky. Gli attivisti sono Alexandra Aleksieva, Marina Dedales, Nikita Safronov e Valentina Dekhtiarenko.

Il consolato italiano, twitta il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, è stato subito attivato dalla Farnesina e si sta recando sul posto per assistere il connazionale. ‘I passi indietro molto gravi sui diritti potrebbero apparire questione di altri ma non lo è’,  ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in una conferenza stampa di bilancio della prima applicazione della legge sulle Unioni civili.

Le notizie dalla Cecenia e quello che è successo in Russia desta preoccupazione. Forme di democrazia autoritaria sono forze di riferimento a forze politiche che agiscono nel nostro continente e nel nostro Paese con movimenti omofobi.

Siamo in contatto con la Farnesina che sta seguendo la vicenda di Yuri Guaiana e gli avvocati sul posto, sappiamo che Yuri sta bene e conosciamo le coordinate della caserma dove è trattenuto. A breve aggiornamenti, afferma Leonardo Monaco.

L’associazione ‘Certi Dirittì riporta quanto ha dichiarato prima di essere fermato: ‘Siamo qui per consegnare più di 2 milioni di firme al procuratore generale. Non è mai avvenuto prima e molta della popolazione cecena chiede che si faccia un’inchiesta efficace e che si fermino subito arresti, torture e uccisioni di gay. I cittadini russi meritano di vivere in libertà e in uno stato di diritto. La Russia deve rispettare i trattati internazionali che ha sottoscritto. Nessuno deve sacrificare la propria libertà e la propria vita solo a causa di quello che si è e di chi si ama, né in Cecenia né da nessun’altra parte’.

Attivista italiano fermato a Mosca: aveva petizione contro persecuzioni gay in Cecenia

Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, sottolinea che ancora una volta nella Russia di Putin la difesa dei diritti umani e delle libertà è considerata un crimine da reprimere, proprio come l’omosessualità. Davanti alla politica liberticida di Mosca la comunità internazionale non può voltarsi dall’altra parte. È il momento che l’Unione Europa in particolare faccia sentire la propria voce.

Sul sito dell’associazione ‘Certi Dirittì anche l’appello alla diplomazia italiana in Russia: ‘Aderiamo con convinzione ai presidii convocati davanti ai consolati e alle ambasciate russe per stigmatizzare il giustificazionismo delle autorità locali sull’orribile violazione dei diritti umani delle persone LGBTI che sta avendo luogo negli ultimi mesi in Cecenia. Saremo come sempre dalla parte del popolo ceceno, come lo abbiamo fatto per tempo agli inizi degli anni duemila quando come Radicali dal Parlamento Europeo denunciavamo le barbarie e i piani autoritari di Vladimir Putin e dei suoi sodali’, scrivono Leonardo Monaco, Riccardo Magi, FIlomena Gallo e Niccolò Figà Talamanca, responsabili politici dell’Associazione Radicale Certi Diritti, Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni e Non c’è Pace senza Giustizia.

‘La cronaca di queste ultime settimane ci ha mostrato gli orrori perpetrati in Cecenia ai danni di centinaia di omosessuali’ commenta Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli: ‘È in atto una pesante repressione delle persone omosessuali che non può passare sotto silenzio ed è inaccettabile che un rappresentate della comunità LGBTI internazionale venga arrestato per il solo motivo di depositare delle firme a sostegno della popolazione omosessuale cecena’.

Il portavoce del Roma Pride 2017, Sebastiano Secci,  chiede l’immediato intervento delle istituzioni italiane e ricorda che il prossimo Roma Pride, che si terrà a Roma il prossimo 10 giugno, non mancherà di ricordare le tragiche notizie provenienti dalla Cecenia con testimonianze e riflessioni a sostegno di tutte e tutti coloro che, in questo momento, stanno lottando contro le vessazioni e le discriminazioni subite dalla comunità LGBTI.

Circa Cocis

Riprova

Attentato a Mosca, arrestati i 4 terroristi che hanno aperto il fuoco. Oltre 100 i morti

Continua a salire il bilancio delle vittime dopo l’attacco terroristico a Mosca, al Crocus City …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com