Attacco Istanbul, Is rivendica: ‘Colpita festa apostata’

Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità per l’attacco alla discoteca Reina a Istanbul, nella notte di Capodanno, costato la vita a 39 persone. E’ quanto si legge in un tweet della tv Al Jazeera: ‘Continuano le operazioni benedette che l’Is sta conducendo contro il protettore della croce, la Turchia’,  si legge nella nota di rivendicazione dello Stato islamico,  ‘un soldato eroico del califfato ha colpito uno dei più famosi nightclub dove i cristiani celebrano la loro festa apostata’. Li ha attaccati con bombe a mano e con un’arma automatica,  si legge nel testo,   cambiando la loro gioia in dolore, raccogliendo le anime di 150 persone, tra feriti e morti, come vendetta della religione di Dio e in risposta al richiamo del principe dei fedeli a prendere di mira la Turchia, servitrice della croce. Grazie a Dio per il successo e per il suo sostegno, che il governo della Turchia apostata sappia che il sangue dei musulmani che si versa sotto i suoi raid aerei e i suoi cannoni brucerà dentro la sua casa, con l’aiuto di Dio.  L’assalitore, arrivato a bordo di un taxi, ha usato un’arma a canna lunga, sparando in modo indiscriminato contro le circa 600 persone che si trovavano nel club. Intanto, nella notte, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con forza l’attentato terroristico barbaro e orribile, ed ha ribadito che ogni atto di terrorismo è criminale e ingiustificabile, indipendentemente dalla motivazione, da dove e da chiunque venga commesso.

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