‘L’Italia non ha partecipato all’attacco il Siria’, chiarisce Paolo Gentiloni in una conferenza stampa dopo i raid di Stati Uniti, Francia e Regno Unito che stanotte hanno colpito Damasco e la regione di Homs: ‘Il supporto logistico che forniamo agli Usa, in questo caso particolare abbiamo insistito e chiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria’, ricordando comunque lo stretto legame tra Roma e Washington e con gli altri partner alleati.
E’ stata un’azione circoscritta, mirata a colpire le capacità di fabbricazione o diffusione delle armi chimiche, spiega il presidente del Consiglio, che si è consultato al telefono con il capo di Stato Mattarella, e non può e non deve essere l’inizio di una escalation. L’opzione diplomatica è quella caldeggiata dal governo italiano, che chiede di ritornare ora ai negoziati per dare stabilità e pluralismo alla Siria dopo sette anni di un conflitto tormentato e terribile.
Gentiloni sarà in Aula al Senato martedì 17 aprile per una informativa urgente sulla crisi siriana.