Si delineano pian piano i profili, i volti e le storie dei nuovi ministri del governo Conte bis, e iniziano a girare anche i rispettivi curricula. In un esecutivo in cui – stando alle indicazioni di Beppe Grillo sul suo blog – si doveva lasciar maggior spazio alla competenza, spicca il nome di Teresa Bellanova, appena nominata ministro dell’agricoltura. Classse 1958, la responsabile del dicastero ha alle spalle una lunga esperienza politica e sindacale. Pugliese di Ceglie Messapica (Brindisi), Bellanova ha iniziato come sindacalista nella CGIL Puglia quando lavorava come bracciante, distinguendosi nella lotta al caporalato. Inoltre, la ministra ha già ricoperto la carica di viceministro dello sviluppo economico durante i governi Gentiloni e Renzi.
Va riconosciuto, in ogni caso, che il livello medio di istruzione tra i membri della nuova compagine governativa è complessivamente abbastanza alto. Il nuovo capo del Miur Lorenzo Fioramonti, ad esempio, è laureato in filosofia ma possiede anche un dottorato di ricerca in Politica comparata ed europea. Sta facendo discutere, invece, la nomina di Di Maio – diploma liceale come titolo di studio – a ministro degli Esteri della Repubblica. In quota PD, anche lui titolare del solo diploma di liceo scientifico, è il nuovo ministro per gli Affari europei Enzo Amendola. Napoletano, dirigente politico di lungo corso, Amendola ha alle spalle un’esperienza da sottosegretario agli Esteri durante il governo Gentiloni.
Dagli attacchi l’hanno difesa molti colleghi Dem e in serata è intervenuto già ieri su Twitter il segretario Nicola Zingaretti: “Con Teresa Bellanova. Senza se e senza ma. Io e tutto il Pd”. Al coro dell’ironia sui social per l’abito blu elettrico scelto da Bellanova si è unito anche un ex parlamentare come Daniele Capezzone: “Carnevale? Halloween?”, ha twittato, attirandosi le ire dei Dem che hanno definito le sue parole sessiste. Quanto alle polemiche per il titolo di studio della ministra, è intervenuto il vicesegretario Andrea Orlando: “Orgoglioso del Pd che porta una ex bracciante al governo del Paese. Bellanova ha la terza media ma ha studiato all’università della lotta sociale. Ha spesso idee molto diverse dalle mie ma le ragioni per cui la state insultando sono quelle per cui la rispetto di più”.
“La ministra Teresa Bellanova ha dimostrato impegno e competenza fin dalla più giovane età. Combatterò i suoi provvedimenti quando mi troveranno in disaccordo, come la democrazia ci consente. Si vergogni chi la insulta per l’abito, l’aspetto e il titolo di studio”, scrive su Twitter Mara Carfagna, Vice Presidente della Camera e deputata di Forza Italia.
“È una delle sindacaliste più preparate che abbia incrociato nella mia vita”, afferma Jole Santelli, vice presidente della commissione antimafia di Forza Italia. “Non accetto gli insulti e le denigrazione vergognose cui è stata oggetto – prosegue – che non hanno nulla a che vedere con le competenze che potrà esprimere da Ministro dell’agricoltura”.
“Il Gruppo parlamentare del Pd alla Camera esprime solidarietà a Teresa Bellanova per i vergognosi insulti ricevuti. Siamo al suo fianco. All’odio saprà rispondere con la professionalità che l’ha sempre contraddistinta. Teresa ha dedicato l’intera sua vita a combattere le ingiustizie ed è stata sempre al fianco degli ultimi, dei più indifesi. Se in questo nostro nuovo secolo ci sono più donne e uomini che hanno potuto frequentare le aule dei licei e delle università lo devono anche a chi, come Teresa, non ha potuto raggiungere per sé quegli obiettivi, ma non per questo sono senza esperienza e capacità. Abbracciamo Teresa Bellanova e le rinnoviamo le congratulazioni per il meritato e prestigioso incarico e tutta la nostra stima che le è dovuta proprio per la sua storia personale”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo del Pd alla Camera.