Assegni sociali per disagiati senza diritto, 14 denunce

C’era chi continuava a riscuotere gli assegni di persone defunte – 4 i casi di familiari accertati ; chi dichiarava una residenza fittizia – come una badante brasiliana, tornata a vivere in Sudamerica, per non perdere l’assegno italiano; chi invece, come coppia di anziani trevigiani, si era separata al solo fine di riscuotere la contribuzione sociale, ma continuava a condividere una normale vita familiare. Quattordici le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Treviso per illecita percezione di erogazioni pubbliche.

I militari hanno passato al setaccio oltre mille posizioni di beneficiari di assegni sociali, individuando, anche tramite mirate indagini bancarie, i percettori senza titolo della speciale prestazione assistenziale erogata dall’INPS a cittadini anziani (con piu’ di sessantacinque anni di eta’) in condizioni economiche particolarmente disagiate. La contribuzione sociale, prevista dall’art. 3 della legge n. 335 del 1995, e’ concessa anche agli stranieri, a condizione che abbiano residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale. Sono cosi’ venuto alla luce sia casi di truffa aggravata ai danni dello Stato, sia condotte meno gravi di indebita percezione di erogazioni pubbliche.

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