A Pizzone, 300 abitanti, provincia di Isernia, mancano alimentari, negozi e farmacia. L’unico esercizio pubblico è il bar che oltre a caffè e cornetto vende pane, latte e poco altro. Niente giovani, niente famiglie. Almeno altri 100 Comuni molisani su 136 hanno meno di duemila abitanti e sono nelle stesse condizioni di Pizzone, chi meglio chi peggio. Sempre più spopolati, rischiano di scomparire. Si affaccia ora una speranza per non vederli morire. Viene pubblicato il 16 settembre nel Bollettino della Regione Molise il bando che stanzia 700 euro mensili per chi prende la residenza in uno di questi paesi e apre un’attività per almeno cinque anni. Lo prevede il bando proposto da Antonio Tedeschi, consigliere della giunta di centrodestra presieduta da Donato Toma.

Inizialmente si era pensato a una legge, poi per fare più in fretta è stata scelta una strada diversa. Stanziato un milione di euro, attingendo a un fondo vincolato del ministero dello Sviluppo che lo ha autorizzato. Per candidarsi al ‘reddito di residenza attiva’ c’è tempo 60 giorni. Le domande verranno vagliate con attenzione e i nuovi arrivati saranno controllati per evitare che il loro trasferimento in Molise sia davvero attivo e non un sistema per sbarcare il lunario.

Toma e la giunta parlano di rodaggio. Se il test funziona troveranno altri soldi per salvare gioielli come Fornelli, Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante, Castel San Vincenzo, Scapoli.