Arrestati i colpevoli dell’omicidio del maresciallo Salvatore Spedicato, 3 nigeriani

Salvatore Spedicato, il maresciallo dell’Accademia militare di Modena, conosceva i suoi aguzzini.  Tre nigeriani sono entrati in casa armati di coltello, con l’intenzione di rapinare Spedicato, ma qualcosa è andato storto e lo hanno ucciso. Il maresciallo è stato trovato cadavere sotto il letto, cl cranio fracassato e colpito da numerose  coltellate, di cui una alla gola. Due dei tre, sono stati  arrestati,  i fratelli O.B.R., 23 anni, e 0.0.M., 20 anni,  che ora dovranno rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Il terzo, O.C.O, 21 anni, è accusato di ricettazione e di aver ospitato i due amici subito dopo il delitto. All’origine dell’omicidio, ci sarebbe la rapina: prima di morire Spedicato, che probabilmente conosceva i nigeriani e li aveva fatte entrare in casa. Dopo aver accoltellato più volte la vittima,  ancora agonizzante in casa,  i due fratelli secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero cominciato a depredare l’appartamento, rubando un televisore Lcd 30 pollici, un portamonete con denaro contante, carte di credito e bancomat, le chiavi dell’auto e dell’appartamento, due telefoni cellulari, un orologio di valore e una catenina d’oro. Il maggiore dei due fratelli è poi ritornato nella casa, trovando la vittima non più nel corridoio ma in camera da letto, a quel punto, il ragazzo ha spinto il cadavere sotto al letto, dove è stato ritrovato, cercando di pulire maldestramente alcune macchie di sangue. Sempre lo stesso nigeriano, che era riuscito a rinvenire il codice segreto del bancomat della vittima, aveva poi fatto anche un prelievo di 280 euro dal conto corrente di Spedicato.

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