Armenia. Nonostante attacco a candidato, non slitta voto presidenziali

Nonostante l’attentato nei confronti di un avvenuto la settimana scorsa, le elezioni presidenziali in Armenia del 18 febbraio, si terranno regolarmente. Il ferimento del politico Paruyr Hayrikyan, ex dissidente sovietico ha scosso la scena pubblica del piccolo stato del Caucaso meridionale. In base alla costituzione armena, Hayrikyan ha il diritto di chiedere in tribunale un rinvio di due settimane delle elezioni, ma il suo legale ha detto che non approfitterà di questa possibilità. “Hayrikyan non eserciterà il diritto previsto dalla Costituzione e non chiederà un rinvio di due settimane” ha detto l’avvocato Levon Bagdasaryan nella capitale Erevan. “L’obiettivo degli attentatori era di uccidere Hayrikyan e di costringere le autorità al rinvio del voto. Abbiamo deciso di non dare ai criminali la possibilità di raggiungere i loro scopi” ha aggiunto. Alle elezioni del 18 è attesa la riconferma del presidente uscente Serzh Sarkisian, nonostante la sfida postagli da sette concorrenti, tra cui Hayrikyan, capo dell’Unione per l’autodeterminazione nazionale. Hayrikyan, 63 anni, ha passato vari anni in carcere in epoca sovietica, in quanto figura di rilievo del movimento per l’indipendenza armena.

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