Argentina. Manifestazioni dei contrari alla assoluzione dei trafficanti di donne

La sentenza di ieri, emanata dal tribunale di Buenos Aires, dove ha visto la scarcerazione delle 13 persone arrestate per sequestro di donne e prostituzione, ha creato grandi disagi e scontri. La popolazione si è ribellata scendendo in diverse piazze, creando scompigli e scontri con la polizia.  Susana Trimarco, sorella di Marita Veron, una delle donne ancora scomparse nel 2002, nella provincia di Tucuman ha raccontato di aver parlato con il Presidente dell’Argentina Cristina Kirchner, subito dopo il verdetto: “Ho ricevuto una telefonata dal Presidente che gridava ‘Non posso crederci. Non posso crederci’. Anche la moglie del Presidente (Barack) Obama mi ha espresso solidarietà. La ringrazio dal profondo del mio cuore e le ho garantito che non smetteremo di lottare”. Dal giorno della scomparsa della sorella, Susana Trimarco ha lanciato una campagna per ritrovarla che ha favorito la liberazione di decine di donne, costrette nei bordelli. Trimarco, la donna riuscì ad infiltrarsi in questi gruppi criminali per dare notizie necessarie alla polizia per liberare le vittime.  Nel 2007 ha creato anche una fondazione. Un impegno che ha portato all’aumento delle pene in Argentina contro il traffico di esseri umani. Nella stessa Tucuman, dove Veron è scomparsa 10 anni fa, una lunga processione di persone ha sfilato chiedendo ‘Giustizia per Marita’.

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