ArcelorMittal diventa un presepe realizzato da un fabbro

L’Arcelor Mittal di taranto diventa un presepe. Lo ha realizzato con materiali di scarto un fabbro di Molfetta (Ba) Alfredo de Gioia, artigiano di Molfetta appassionato di presepi realizzati con rottami e scarti ferrosi, ed e’ ambientato all’interno di una imbarcazione in miniatura in ferro. Questa volta Maria, Giuseppe e Gesu’ bambino si ritrovano compagni di viaggio di donne, uomini e bambini affidati alle onde del mare; piu’ in la’ un mozzo sull’albero maestro su cui pende una vela di tela consunta e un uomo che prova a tenersi aggrappato allo scafo. Tutti protagonisti di una piccola opera d’arte artigianale che rievoca i barconi malandati carichi di migranti che dal Nordafrica attraversano il Mediterraneo per approdare sulle nostre coste.

Realizzato con materiali poveri e personaggi in terracotta, la nativita’ in barca restera’ in esposizione fino al 6 gennaio nella mostra di presepi organizzata da don Pino Magarelli presso la parrocchia Santa Famiglia. De Gioia, fabbro in pensione, non e’ nuovo con i presepi che raccontano l’attualita’. Tre anni fa colloco’ la sua nativita’ sotto una piccola torre Eiffel in ferro costruita a mano, omaggio agli attentati terroristici che quell’anno colpirono la Francia. L’anno successivo fu la volta invece della storica torre di Amatrice e del Gesu’ bambino nato in una tenda della protezione civile, omaggio alle popolazioni colpite dal terremoto. Nell’anno di Salvini e Di Maio ecco allora il presepe con protagonisti i migranti, anche questo realizzato rigorosamente con incudine, martello e saldatrice. Un presepe d’attualita’, insomma, una miniatura capace di raccontare un pezzo di storia italiana.

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