L’Arabia Saudita ha giustiziato e crocifisso ieri a La Mecca un uomo birmano incriminato per omicidio, tentato stupro e furto: lo rende noto l’agenzia di stampa statale Saudi Press Agency.
Elias Abulkalaam Jamaleddeen, questo il nome dell’uomo, aveva ucciso a coltellate una donna birmana e l’aveva derubata, oltre ad avere derubato un’altra abitazione, avere tentato di violentare una donna ed avere rubato armi e munizioni.
La sua condanna era stata confermata dalle corti e re Salman aveva dato il via libera alla massima pena. In Arabia Saudita la pena di morte è molto diffusa, ma le crocifissioni – in cui in genere il condannato viene decapitato prima che il suo corpo venga esposto al pubblico – sono rare.