REGGIO CALABRIA . Operazione della Polizia di Stato e dei Carabinieri, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria finalizzata all’esecuzione di 50 misure cautelari in carcere, ai domiciliari e obblighi di soggiorno, e che avrebbe fatto luce su presunti condizionamenti da parte della ‘ndrangheta negli appalti banditi dal Comune di Brancaleone, nel Reggino.
L’inchiesta, denominata ‘Cumps-Banco Nuovo’ avrebbe svelato l’operatività di diverse articolazioni della ‘ndrangheta nei centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, i nuovi assetti organizzativi e i ruoli rivestiti dagli affiliati, rimodellati all’indomani della ‘pace’ raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi ‘Palamara-Scriva’ e ‘Mollica-Morabito’. ‘Cumps’, ovvero abbreviazione di compare, era il termine con il quale gli affiliati alle cosche si chiamavano tra di loro nei dialoghi sui social network individuati dagli investigatori.